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Topless. Un minuto felice

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"Che vitaccia". "Com'è dura la vita". "Che vita di emme". Frasi che diciamo tutti, più o meno, a prescindere dalle nostre fortune o sfortune, a prescindere dal livello del nostro ottimismo, a prescindere...
Diego Piovano

"Che vitaccia". "Com'è dura la vita". "Che vita di emme". Frasi che diciamo tutti, più o meno, a prescindere dalle nostre fortune o sfortune, a prescindere dal livello del nostro ottimismo, a prescindere e basta. Tutto normale. La vita sarà anche bella, ma quante cose negative vediamo ogni giorno. Non dobbiamo stancarci, però, di inseguire o addirittura raggiungere la felicità. Fosse anche per un solo minuto. O, meglio ancora, per tre minuti e una manciata di secondi, con tre reti segnate alla gobba. Da buon Granata sto mangiando tanta emme, ma non mi rassegno, so di poter essere di nuovo felice. Lo sono stato anche di recente, per un minuto o perfino due, magari per un rigore parato da Morello bello, o per un gol di Loria allo scadere, o per un'invenzione di Gasbarroni, capace di zittire i terribili ultras del Sassuolo, maestri del dieci contro uno in tribuna. Dammi solo un minuto (citazione). Seguimi. Seguitemi.

I ragazzini tifosi del Toro. Saranno felici, prima o poi. Ma sì, dai! Ho fatto un'associazione di idee, sono andato a spulciare nel mio archivio pulcioso e ho trovato un vecchio articolo di Alessandro Giberti, tratto da Il Sole 24 Ore del 20.09.2008, intitolato "Il Cile hard che non ti aspetti", dove si parla di un locale aperto da Urbano Cairo (almeno credo) o, forse, dedicato a lui. Leggete qua:"Sono le cinque di un sabato pomeriggio qualsiasi alla discoteca "Bar Urbano". Se foste all'interno del locale, vedreste qualche centinaio di ragazze tra i 14 e i 18 anni togliersi i vestiti fino a rimanere seminude e baciare quanti più coetanei nel più breve tempo possibile. Il tutto accompagnato da ancheggiamenti e strusciamenti vari. Ora provate a indovinare: in quale Paese si trova il "Bar Urbano"? No, non negli Stati Uniti. E neanche in Scandinavia, leggendaria patria delle libertà sessuali. Siamo nel cattolicissimo Cile, a Santiago. È dalla capitale, una volta conosciuta per la morigeratezza dei costumi, che parte la rivoluzione sessuale dei cileni. Il loro precocissimo risveglio, che turba e scandalizza il resto della società, non sarebbe possibile senza internet. I ragazzi cileni sono i maggiori utenti della rete in Sudamerica ed è da lì, da un luogo inaccessibile ai loro genitori, che si scambiano foto spinte, si danno appuntamenti "galanti" e organizzano le feste più calde del continente".

Quindi? Dicevo dei nostri ragazzini italiani e torinisti, vero? Sarebbe bello mandare i nostri tifosi under 18 alla discoteca "Bar Urbano" (ci sarà ancora?), potrebbero vivere un minuto felice anche loro e se lo meriterebbero, visto che dal Toro hanno avuto veramente poco! Dal 1992 in poi, che caspiterina hanno visto di entusiasmante? In quella discoteca cilena, se non altro, avrebbero la possibilità di stare bene grazie ad Urbano, di vivere un minuto di felicità, senza dover ricorrere al ricordo dello spareggio con il Mantova e poco DiPiù. Scusate se parlo del Mantova proprio in questa settimana. Uhm... dite che potrebbe essere una partita calda, a rischio incidenti? Per me è una novità assoluta, se non ci fosse stato tutto 'sto tira e molla in settimana, non avrei neanche pensato a questa ipotesi. Per fortuna c'è chi è più in zampa di me e si è reso conto che, forse, potrebbero esserci problemi. Lo so, lo so, queste menti superiori potevano pensarci anche prima e non dopo la vendita di numerosi biglietti, salvo poi ripensarci di nuovo, forse; ma non facciamo i pignoli, non mettiamo sempre i puntini sulle C. Scusate, i. Ehi! Si gioca a porte aperte o no? Se si gioca a porte chiuse, come si fa a segnare? Finirà zero a zero?

In Cile (e non credo solo lì), tra l'altro, mi dicono che in alcuni locali si può godere del "minuto feliz", nel quale le cameriere, per un minuto, appunto, concedono generosamente i seni ai clienti, mentre robusti "gorilla" impediscono l'accesso al locale stesso: chi c'è... c'è! Mi ricordo di due amici Granata, El Puma ed El Guanaco: va precisato che erano reduci da una spedizione sulle Ande, dove magari non avevano visto moltissime ragazze e, da buoni machos della Curva, erano un po'... irrequieti. Ebbene, dopo avere abbandonato al loro destino due amiche - hanno vagato per un giorno intero all around Santiago, passando da un locale all'altro, in cerca di uno di questi "minuti": senza successo. Nada de nada. Le due ragazze, la sera, hanno raccontato loro di essere andate a bersi una bibita in un bar e di essere incappate per caso in uno spettacolare "minuto feliz", nel quale era successo di tutto... "Ma voi ragazzi non avete visto nulla? Che peccatoooo, cosa vi siete persi! Una roba pazzesca! Accidenti, domattina abbiamo l'aereo, non avete più tempo per fare un altro tentativo!". Inutile dire che le ragazze (Granatissime anche loro) non avevano visto un fico secco e li avevano presi allegramente per i fondelli, ma questo l'hanno confidato solo a me, woooofff!

A proposito! Se siete dalle parti della discoteca "Bar Urbano" e vedete un recinto e dentro al recinto ci sono dei cani di grossa taglia e appeso al recinto c'è un cartello e sul cartello c'è la scritta "PERROS BRAVOS" e a voi i cani piacciono e vi piace coccolarli... e... e... ehi, non allungate la mano per accarezzare le bestiole: la traduzione del cartello NON è "BRAVI CAGNONI".

Ottimismo. Ramazzottimismo (ricordate? Quel gobbo di Eros non c'azzecca, comunque). Mi viene in mente un mio conoscente di nome Pasquale. Qualunque sia l'argomento o l'avvenimento di cui si parla, il suo commento è costante e inesorabile: "Sempre peggio!!". A volte, però, quando è particolarmente di buon umore, la sua frase tipica diventa: "Secondo e ultimo tempo... e nessuno può farci niente!".

A proposito di Pasquale. Non capisce nulla di calcio, va detto. Non tifa per nessuna squadra. Non per questo si possono dire "cose" in totale libertà. Ricordo di un giorno in cui ci siamo incontrati alla presenza di altre persone. Immaginatevi la scena. Io sfoggio (con orgoglio) la mia stupenda felpa Granata, con scudetto anni '40 e la scritta "MAZZOLA". Lui mi guarda, con aria interrogativa. Pensa. Ripensa. Ripensa ancora e poi azzarda la domanda: "Dotto', scusssa, questa scritta MAZZOLA si riferisce a quel calciatore, Ferruccio Mazzola, vero?". La mia risposta, a metà tra l'indignato e la minaccia di botte, non può che essere: "Eeeeeeh?! Ferrucciooooo?!". I presenti si avvicinano, cercando di capire se Pasquale ci è o ci fa. Ci è, io lo so, ma non basta questa consapevolezza per calmarmi. Pasquale capisce di avere detto una cavolata, cerca di aggiustare il tiro, rilancia: "No, mi sono sbagliato, quell'altro... ecco... Sandro Mazzola!" e sorride soddisfatto, convinto di esserci arrivato. Io replico: "Wooofff... Sandro Mazzola?! Sandro Mazzolaaa???????" e mi avvicino a muso duro. Due gobbi presenti alla scena si mettono in mezzo. Uno dice a Pasquale: "Guarda che finisce male, si sta in***zando, lascia stare, non dire altre str**zate, che ti morde!!", mentre il secondo gobbo gli spiega in due parole che si tratta di Valentino, il leggendario Capitano del Grande Torino caduto a Superga. Nel frattempo mi calmo, ragionando sulla sicura buona fede di Pasquale (che si scusa prontamente)... e apprezzo l'intervento dei due gobbi pacificaTori, anche loro un po' indignati per l'ignoranza calcistica di chi hanno appena sottratto ai miei dentacci.Rimane una perplessità, alla fine: ma... se leggo "Mazzola" il primo nome che mi viene in mente, da profano, è "Ferruccio"? Con tutto il rispetto per la brava mezzala biancoceleste... mi sembra strano.

Sandro Mazzola. Inter. Finale di Coppa dei Campioni (non Ciempionz). Il Bayern ha derubato i miei amici Viola. I gobbi rosicheranno da morire nel caso Mou trionfasse. Ma sì, tiferò Inter e anche con un po' di convinzione. Lo so che sono strisciati, però... ho i miei motivi e, se Zanetti alzerà la Coppa, vivrò un minuto di piccola felicità. Un minoutinho feliz.

Bene, anche stavolta siamo arrivati alla fine di un pezzo delirante, che dedico con tanta tristezza a Cristina Pianelli e al suo adorato cagnolino Camillo, sperando che la piccola peste pelosa continui a ricevere tanto amore.

Woooffffff... Dottor Puzzetto (Percival Ulrico Zoroastro Zacintus Ermenegildo Theodor Theophilus Orson)Presidente Toro Club Amici a 4 zampe