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Sedici consiglieri, tra cui alcuni di dichiarata fede granata, vogliono che il canone d'affitto aumenti, sino a 70mila euro a partita
"Nelle passate settimane, prima delle consuete ferie estive, il Torino Fc e il Comune avevano trovato l'intesa per rinnovare la concessione riguardo l'utilizzo dello Stadio Olimpico, a cifre oggettivamente vantaggiose. Duecentocinquantamila euro a stagione, oltre alle tasse (es. TARI) ed alle spese di Polizia. Una cifra ritenuta da alcuni, all'interno del Consiglio Comunale, troppo poco onerosa (qui tutti i riferimenti alla notizia).
"Ora, come riportato da Quotidiano Piemontese, I 16 consiglieri comunali hanno firmato la mozione per la revoca ''urgente e inderogabile'' di tale concessione. Tra questi, spiccano i nomi di: Sbriglio, Greco Lucchina, Troiano, Carbonero e Bertola, tutti di fede dichiaratamente granata.
"Questi consiglieri vorrebbero che il canone d'affitto fosse rivisto e portato ad una cifra pari a 70mila euro a partita. Per un totale di minimo, considerando gli impegni casalinghi che il Toro affronterà con certezza - oltre al campionato, ci sono le partite del girone di Europa League e la gara d'esordio di Coppa Italia - di 1 milione e 540 mila euro per tutta la stagione.
"Cifre radicalmente diverse, equiparate forse al mercato dei concerti e dei 'maxi' eventi, per una mozione che si contraddice e lascia perplessi. In particolar modo quando si legge nelle motivazioni che ''attualmente il club granata vanta introiti maggiori, grazie alla qualificazione in Europa League''. E qui la domanda nasce spontanea: ma il prezzo del canone d'affitto deve essere equiparato al mercato o alle tasche del singolo?
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