L'intero mondo granata piange la scomparsa di Beniamino Cancian. Ex calciatore del Torino e poi allenatore, si è spento all’età di 89 anni. Cancian fu difensore granata per quattro stagioni (1955-56 e successivamente 1957-60) e con il Torino collezionò più di 40 di presenze. Beniamino fu anche allenatore del Toro, prima come vice di Giancarlo Cadè e successivamente come primo ottenne la Coppa Italia 1970-71, portando i granata alla vittoria nella finale a Marassi contro il Milan. La Redazione di Toro News partecipa sentitamente al dolore dei familiari e porge le proprie condoglianze.
MONDO GRANATA
Torino: addio a Beniamino Cancian, il mister della Coppa Italia 1971
La Coppa Italia 1970-71: sotto la guida di Cancian il Torino conquista il trofeo
—Nel corso della stagione, il Torino si mantiene stabilmente a metà classifica in campionato, con Cadè alla guida, ma è in Coppa Italia che i granata trovano nuovo slancio, raggiungendo il girone finale a quattro squadre insieme a Milan, Fiorentina e Napoli. Mentre la squadra si prepara a disputare le ultime decisive partite della competizione, la società guarda già avanti e annuncia l’accordo con Giagnoni per la guida tecnica della stagione successiva.
La decisione, arrivata con largo anticipo, non viene accolta positivamente da Cadè, che sceglie di lasciare il proprio incarico. A sorpresa, la panchina viene affidata a Giuseppe Cancian. Sotto la sua guida, il Torino pareggia con la Fiorentina e supera il Napoli, raggiungendo così il primo posto in classifica a pari merito con il Milan di Rocco. Si rende quindi necessario uno spareggio per decretare il vincitore della Coppa.
La finale si chiude a reti bianche dopo i tempi regolamentari, e si passa così ai calci di rigore, che all’epoca seguivano un regolamento molto diverso da quello odierno. Il Milan decide di affidare tutti e cinque i tiri a Gianni Rivera. Anche Cancian opta per una scelta audace: dopo l’errore iniziale di Cereser, il tecnico granata assegna tutti i rigori a Maddè, entrato in campo nel corso della gara al posto di Carlo Petrini.
Maddè non delude e realizza tutti e cinque i tiri dagli undici metri. Rivera, invece, si fa parare due conclusioni da un monumentale Luciano Castellini. È così che la Coppa Italia prende la strada di Torino, al termine di una cavalcata imprevedibile e conclusasi con un trionfo destinato a rimanere nella memoria dei tifosi granata.
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