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Esattamente quattro anni fa, il 20 maggio 2012, all’allora Stadio Olimpico di Torino si disputava l’incontro valido per la 41° giornata del campionato di Serie B: i padroni di casa ospitavano il Modena, e l’impianto registrava il tutto esaurito per quello che avrebbe potuto rappresentare un piccolo, grande, passo della storia della società granata. E così fu. Attraverso la vittoria contro gli emiliani Bianchi e compagni blindarono matematicamente la promozione in Serie A, dopo aver largamente dominato il campionato cadetto e chiudendo il discorso con una giornata d’anticipo: le firme di Oduamadi e De Feudis e la conseguente festa per le strade della città, bagnate dalla pioggia battente, avevano il sapore della liberazione da un lungo incubo.
Si trattava infatti della terza stagione consecutiva in Serie B per il Torino, che nelle due precedenti e travagliate annate aveva per differenti motivi fallito l’obiettivo prolungando così la permanenza nel campionato cadetto: la svolta con Giampiero Ventura, che al primo anno all’ombra della Mole riesce in quella che è la prima delle imprese compiute in granata e riporta squadra e piazza nella massima categoria per inaugurare così un processo di progressiva crescita societaria ma anche sportiva, a livello di organico e di risultati che ha probabilmente conosciuti il proprio picco nella passata stagione, con le magiche notti europee ed il ritorno al trionfo nel Derby della Mole.
Un mondo di avvenimenti racchiuso in quattro anni: dalla sfida che coronò la prima annata di Ventura al Torino e permise al tecnico di gettare le basi per il futuro, alle attuali vicende di mercato che vedono il tecnico genovese sempre più prossimo alla panchina Nazionale con i granata orientati al matrimonio con Sinisa Mihajlovic (leggi qui). Esattamente quattro anni fa, in ogni caso, il Torino tornava in Serie A dopo tre anni di lunga astinenza e lo faceva sotto la guida di Giampiero Ventura.
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