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Torino patria del cioccolato, ma non per forza dei cioccolatai

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Giusto ieri sono tornato, per l'ennesima volta, allo stadio Olimpico. Non per seguire il Toro, ma l'Italia. E più precisamente, per verificare l'effettiva presenza di Alessio Cerci alla corte di mister...
Manolo Chirico

Giusto ieri sono tornato, per l'ennesima volta, allo stadio Olimpico. Non per seguire il Toro, ma l'Italia. E più precisamente, per verificare l'effettiva presenza di Alessio Cerci alla corte di mister Prandelli. D'altronde sono fatto così: se non vedo, non credo. E con grande stupore ho finalmente potuto constatare con i miei occhi la reale partecipazione della stella granata, al ritiro azzurro. Sì, l'esterno di Valmontone è davvero in Nazionale: non era una falsa pista, non era invenzione mediatica. Cerci c'è e . Ironia a parte, dopo una settimana di programma personalizzato, il ragazzo sarà a disposizione per la sfida di martedì: ammesso e non concesso che il c.t. ritenga opportuno schierarlo in campo. Sempre ieri, mentre mi recavo all’ingresso dello stadio, ho avuto il privilegio di ascoltare gli immancabili, quanto disgraziati, discorsi da ‘Bar Sport’. Su tutti mi ha colpito un gruppetto di ragazzi, giovani (sono certo che crescendo cambieranno idea), i quali tentavano di spiegare ai restanti compari la differenza che passa tra ‘’essere e non essere italiano’’. Avrete già capito su chi possa essersi focalizzato il discorso: c’è stato spazio per Balotelli, Ogbonna ed El Shaarawy. Ma non solo, perché a gran sorpresa ecco che dal coro s'innalza una vocina acuta, tanto da lacerare i timpani: ‘’Gabbiadini sì, Verratì no’’. Parole forti.  Credetemi, anche due anziane signore in bicicletta si sono fermate per ascoltare. ‘’Verrattì - pronunciato con tanto d’accento, ndr - è francese ed io i francesi non li sopporto. Sono peggio dei...meridionali!’’. Per fortuna, oggi, il ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge ha sottolineato la qualità del lavoro svolto fino a questo momento dagli Azzurri, provando a restituire un pizzico di fiducia nell'avvenire: ‘’La Nazionale è un modello di quella che dovrebbe essere l’Italia di domani’’. Parole vere. Per concludere, invito i ragazzi di cui sopra a riflettere, magari, rimettendo in discussione le proprie teorie. Perché Torino è sì la patria del cioccolato, ma non per forza dei cioccolatai...