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Indiscutibile, da un lato, la documentazione presentata dal Torino: plichi pesanti, chiusi a doppia mandata con tanto di sigillo in ceralacca. Una domanda esaminata in circa 5 minuti poiché perfettamente conforme. Intestazione corretta, marca da bollo applicata, garanzia fidejuissoria presentata. Tutto in piena regola.
Lascia a tratti sgomenti, invece, la domanda di concessione inserita dalla Reset Academy Torino. Tra le altre cose, mancano: marca da bollo, ricevuta ANAC e garanzia fidejussoria. Materiale totalmente integrabile, ma che se fosse stato presentato nei modi e nei tempi prestabiliti, avrebbe se non altro evitato un'ulteriore perdita di tempo.
Già, perché le buste si sarebbero dovute aprire la scorsa settimana, ma ai tempi tutto fu rimandato a causa degli impegni sovrapposti della commissione stessa.
Ma non è finita. A ridosso della conclusione della seduta, il direttore generale del Torino Antonio Comi ha chiesto gentilmente di poter vedere le altre buste presentate dal Reset Academy Torino, quelle contenenti l'offerta tecnica e soprattutto quella economica. Tutti infatti avevamo notato, all'apertura del plico presentato dalla Reset - chiuso a colpi di pinzatrice e senza sigilli in ceralacca -, come queste non fossero completamente chiuse. Questo, perché non sigillate in ceralacca ma con la semplice colla da carta da lettere, probabilmente staccatasi in parte a causa del calore.
A quel punto, quando le buste sono state rimesse sul tavolo della commissione, tutti abbiamo notato come queste si fossero poi completamente aperte.
Una situazione particolare, risolta grazie all'intervento provvidenziale del direttore generale granata: le due buste a quel punto sono state quindi risigillate davanti a tutti, con timbri e firme dei membri della commissione presente. E il tutto chiaramente dovrà essere messo a verbale.
Nulla di fatto per ora: slitta tutto all'otto marzo. E intanto il tempo scorre...
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