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Niente messa all’interno della Basilica di Superga alla presenza di squadra e tifosi e niente folla davanti alla Lapide per la lettura dei nomi dei caduti da parte del capitano Andrea Belotti perché sarà necessario mantenere il distanziamento sociale. Questo è lo scenario del prossimo 4 maggio che sarà diverso dal solito per i tifosi del Torino e non solo. Come è risaputo, ogni anno il 4 maggio è la giornata dedicata alla celebrazione dei caduti a Superga. Quest'anno però sarà una giornata diversa per tutti noi a causa dell'arrivo del coronavirus in Italia. Ieri sera il premier Conte ha prolungato le restrizioni già valide nei giorni scorsi fino al 3 maggio e, con ogni probabilità, dal giorno successivo - ovvero il 71° anniversario della Tragedia di Superga - si attiverà la fase-due dell'emergenza coronavirus. Curioso che il primo passo verso la rinascita del Paese coinciderebbe con il giorno che ricorda la fine del Grande Torino.
UNA GIORNATADIVERSA - L’emergenza sanitaria attuale sconvolgerà decisamente il rituale commemorativo che si ripete di anno in anno dal 1949 ad oggi. Il Torino sta pensando alcuni metodi per poter ricordare nel modo più adeguato possibile il Grande Torino. Tra le ipotesi che la società sta pensando, c'è quella di una cerimonia liturgica in streaming, al Filadelfia più che a Superga a causa della difficoltà di ricezione del segnale sul Colle. A quello farebbe seguito il trasferimento del capitano del Torino Andrea Belotti davanti alla Lapide per la lettura dei nomi in solitaria o quasi. Ovviamente il tutto dovrà ancora essere deciso in base anche a come si evolverà tutta la situazione nel nostro Paese, una cosa è certa però: sarà certamente un 4 maggio diverso da tutti gli altri.
https://www.toronews.net/toro/torino-don-robella-sara-un-4-maggio-diverso-ma-faremo-qualcosa-per-stare-vicini/
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