Sulle nostre pagine, continua la carrellata di nuove ed importanti firme del panorama giornalistico. Oggi esordisce Domenico Catagnano, collega giornalista, caporedattore di Tgcom24.it. Un ragazzo siciliano che, e siamo felici di questo, porta in cuore una gran passione per il Toro. D'ora in avanti il nostro Domenico, con le sue lettere alla redazione, ci terrà compagnia su queste colonne, cantando ad alta voce la propria opinione. Questa la sua prima lettera.
mondo granata
Toro: al diavolo il Milan, ora aspettiamo Ciro!
Uh che bello iniziare commentando il primo successo granata contro una grande, pensavo prima degli ultimi maledettissimi minuti di Toro-Milan. Ma prima il gollonzo di Muntari (roba che neanche nelle peggiori partitelle scapoli-ammogliati), poi lo sciagurato finale di partita, hanno trasformato la gioia in rabbia. Quella che doveva essere una vittoria da Toro (gagliarda e battagliera, come piace a noi), è stata declassata a partita sfigata da Toro. Non è mancato il coraggio, ma, come troppo spesso accade, la buona sorte sul più bello ci ha voltato le spalle. Buona sorte ma non solo, perché lo scandaloso comportamento arbitrale è stato decisivo per il patatrac in pieno recupero. Ho letto di tutto in questi ultimi giorni, poco altro rimane da dire su questa vittoria mascherata da pareggio. Siamo il Toro, ragazzi, siamo nati per soffrire e la storia ci insegna che ogni traguardo, ogni vittoria, ce la dobbiamo sudare. Gli altri vanno su con l'ascensore, noi ogni scalino lo dobbiamo fare faticosamente a piedi.Ma attenzione a non piangerci addosso, frignare ci rende deboli e insopportabili. Giusto che il presidente alzi la voce per avere più rispetto, giusto prendersela con i furbacchioni che la sportività la applicano solo a parole, ma ora basta, concentriamoci sul Bologna, e che la rabbia che abbiamo in corpo possa essere la molla per far bene con i rossoblu. L'anno scorso al Dall'Ara acciuffammo il pareggio al fotofinish, noi che negli ultimi minuti siamo abituati a subire (e anche sabato scorso è stato così...), segnò quel Rolandone Bianchi che ora ritroveremo da avversario. Applaudiamolo pure, ci mancherebbe, ma spelliamoci le mani per Immobile. Ciro, il nostro grande Ciro, che porta sì il cognome più inappropriato per un attaccante, ma che ha il nome di uno dei più grandi condottieri che la storia ricordi. Un nome destinato a storiche imprese. Sono tra quelli che pensano che mollare Gobbonna (un genio chi l'ha battezzato così per primo) per Immobile sia stato un grande colpo di mercato. Sono sicuro che il pupillo di Zeman sia un grande attaccante e che quella al Genoa sia stata solo una stagione jellata in una squadra senza capo nè coda. Col Milan ha giocato alla grande, gli manca solo il gol. Vai Ciro, e segna proprio quando ti troverai davanti Bianchi, per spazzare via ogni rimpianto. E mi farai felice doppiamente, perché anche a Fantacalcio ho puntato su di te.
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