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Toro: è ora di crescere davvero

Redazione Toro News

Le Torogiornate di Tommy / Il diario di Roma-Torino

"Sono rientrato un'ora fa da Helsinki. Mi è rimasta nel cuore. Penso e ripenso ai finlandesi che abbiamo catechizzato, insegnando loro il coro : chi non salta bianconero è. Ai loro volti sorridenti e frastornati, alle birre che ci hanno offerto per farsi perdonare, all'allegria scanzonata che ci hanno regalato. Sono carico, carico grazie a loro! Loro mi hanno fatto coraggio, mi hanno consolato, mi hanno raccontato di una squadra chiamata Toro che per loro era la più forte del mondo. Sì, siamo il Toro. Si riparte: pronti, partenza, via! A Roma faremo l'Helsinki, andremo a combattere come undici leoni. Sono sicuro che dimostreremo di aver carattere, gambe e cuore. Sarò costretto a guardarla alla TV, ho già saltato troppi giorni di scuola, lunedì mi attende più bella versione di greco (bella... quasi quanto il Toro di Helsinki!!!)

"Sono stanchissimo, domani mi attendono i libri (e le partite senza sonoro, per fare in modo che nessuno si accorga che le sto guardando), il pranzo dalla nonna, le valigie da disfare, la testa da riordinare (già, in questo momento è ancora concentrata su Kaira, la fanciulla che ho tentato di intrattenere all'Hard Rock Cafè). La domenica inizia in silenzio, non ho voglia di polemizzare, ma guardare la partita in casa è davvero una cosa terrificante. Io voglio esultare in compagnia! Tra i miei fratelli!

"Se poi a pranzo tua nonna mette amorevolmente il dito nella piaga raccontandoti di quando era collega della Sig.a Maroso, del Grande Torino, di Pulici e Graziani... e di Amsterdam (mia nonna non segue il calcio!), ripetendo che i giocatori di oggi sono dei lavativi... la domenica prende quella piega che non ti aspetti: “Cosa ho fatto di male per dover studiare greco e reggere il sermone di nonna ? Manco avessi giocato io ad Helsinki!”.

"Il pomeriggio vola, il libro di greco aperto e le partite alla silenziosissima tv. A cena, come ogni pre-partita che si rispetti, si gioca ad indovinare il risultato: Gianfranco, il solito ottimista e propositivo del gruppo, confida in 7 pere, per non essere da meno del Parma. Io e mamma, invece, contiamo su un riscatto immediato! Riccardo, il giullare sempre in festa, punta sul goal di Tony, il mitico magazziniere. Poi c'è Simone, il gobbo che non ti aspetti, che pur di far perdere la Roma, fa strani riti propiziatori per un Torino che non deve chiedere mai. Maddalena disegna Gillet che tira in porta e Tobia, invece, sostiene che a segnare nella porta di De Sanctis saranno i giocatori della Roma, colti da una labirintite improvvisa.

"Fischio di inizio, siamo uno sull'altro a parte Riccardo che ha deciso, per l'occasione, di non voler guardare ed ascoltare... Gli diremo soltanto il risultato finale. 1-2-3... e meno male che non hanno infierito, altrimenti avrei dovuto scomodare il pallottoliere.La palla è rotonda, noi stiamo crescendo, qui fa tanto caldo, ad Helsinki faceva freddo.I punti sono quelli dell'anno scorso prima che Immobile iniziasse a segnare, il campionato deve ancora cominciare, gli statali hanno scioperato ed in Africa c'è l'Ebola. Non sono queste le partite dove si devono fare i punti, li faremo con l'Atalanta la Sampdoria e il Verona che abbiamo già affrontato eroicamente, forse domani piove e soprattutto non sappiamo se Napolitano si dimette. Ma la crescita è garantita, diventeremo il Toro più alto della storia. Tutto questo, a meno che non si decida tutti di crescere davvero.