mondo granata

Toro, è una questione di stile

Eugenio Bertone
 Il Toro ci deve provare. Gettare il cuore oltre l'ostacolo per raggiungere il sogno e regalare ai tifosi quello che da sempre gli chiedono a gran voce. Battere la Juventus e dimostrare di essere diversi. Questa è l'intenzione dell'intero popolo...

Il Toro ci deve provare. Gettare il cuore oltre l'ostacolo per raggiungere il sogno e regalare ai tifosi quello che da sempre gli chiedono a gran voce. Battere la Juventus e dimostrare di essere diversi. Questa è l'intenzione dell'intero popolo granata.    DUE MONDI DIVERSI - Non bastano certo due righe per spiegare cosa significhi il derby della Mole per un tifoso del Toro. Parlando di stracittadina molte volte si rischia di cadere nel banale ricorrendo ai soliti luoghi comuni. Ma quello che è certo; è che tutti chiedono solamente una cosa: dimostrare di essere meglio di loro. In cosa? In tutto risponderebbe qualsiasi persona cresciuta a pane e Toro. Ebbene domani è il giorno di rimarcare questa differenza e questa superiorità. Una diversità e una supremazia nel modo di concepire il calcio, il tifo, la maglia. Insomma due popoli di due pianeti realmente differenti che parlano due lingue diverse e che per due volte durante l'anno hanno la possibilità di incrociarsi.    CUORE GRANATA - E quello che conta non è solamente il risultato. Proprio perchè come dicevamo sopra, il tifoso del Toro ha una concezione del calcio totalmente opposta di quella bianconera. Al tifoso del Toro interessa il cuore, la grinta, il sudore. Che i giocatori dopo aver sputato sangue per novanta minuti vadano a farsi applaudire sotto la Maratona sapendo di aver tirato fuori tutto quello che si aveva. Una concezione romantica del calcio che fa a cazzotti col soldo sfrenato dell'altra parte della città. Un carattere, quello granata, che può e che deve permettere di colmare quel gap che dal punto di vista tattico e tecnico esiste e non si può nascondere.    TORO, PRENDI ESEMPIO DALLA PRIMAVERA - L'esempio? Senza andare troppo indietro con il tempo, basterebbe soffermarsi su quello che hanno fatto il "Torino dei piccoli" la scorsa settimana nel derby Primavera. I favori del pronostico erano tutti dalla parte dei bianconeri. E invece è successo che la mentalità della squadra di Longo, un uomo che conosce bene il "cuore Toro", è riuscita ad avere la meglio sui bianconeri con un furore agonistico e una cattiveria che hanno permesso dopo essere stati rimontati in cinque minuti, di di segnare all'ultimo minuto di recupero e di conquistare la vittoria. Saper soffrire e andare oltre i propri limiti. Una reazione quella dei ragazzi di Longo, che ha messo a tacere anche le "corna" ins tile Maresca e i gestacci fatti dai ragazzini juventini ai danni degli avversari. Uno stile diverso, quello granata che domani come non mai dovrà rimarcare la propria superiorità.