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Toro-Genoa, nostalgia canaglia (ma Cerci e Immobile non c’entrano)

Toro-Genoa, nostalgia canaglia (ma Cerci e Immobile non c’entrano) - immagine 1
Gargarismi / La rubrica di Domenico Catagnano
Redazione Toro News

Se penso nell'immediato a Toro-Genoa, ovviamente, ho ancora negli occhi il clamoroso uno-due della scorsa stagione, le magie al fotofinish di Immobile e Cerci che ci regalarono la vittoria più bella di un campionato che sembra lontano anni luce. Ma la sfida coi Grifoni che mi è rimasta nel cuore è un po' più vecchiotta, ed è da ricordare per diversi motivi.

Il 9 maggio del '92 si stava concludendo una delle migliori annate del Toro del dopo Superga, un Toro da altissima classifica che ancora vinceva i derby e che pochi giorni dopo avrebbe giocato la jellatissima finale di ritorno di coppa Uefa ad Amsterdam. Al Delle Alpi, davanti a quasi 40mila persone, i granata di Mondonico ne fecero ben quattro al malcapitato Genoa senza subirne uno. Era la squadra di Marchegiani, Bruno, Annoni, Benedetti, Cravero, Fusi, Policano, Scifo, Lentini, Martin Vazquez, Bresciani, Casagrande, Venturin... solo a ricordare quei nomi mi vengono i brividi. Ed era anche il Toro di una promessa di cui si parlava un gran bene, quel Christian Vieri che proprio in quella partita contro il Genoa segnò il suo primo e unico gol in campionato coi granata, che, nonostante la rabbia del dopo Ajax, vinsero alla grande (con otto gol in due partite) i due match rimanenti in campionato, chiudendo terzi dietro a Milan e cuginastri.

Ecco, Bobo Vieri. Non capirò mai (e non sono il solo) perché un paio di stagioni dopo, con la squadra ridotta a pezzi dalla gestione Calleri, fu svenduto quando c'era già chi vedeva in lui il campione che sarebbe diventato. E per la serie non so cosa voglia dire ma qualcosa vorrà pur dire, è quantomeno bizzarro che come contropartita tecnica dal Venezia oltre a 600 milioni di lire sia arrivato... Petrachi. Solo un anno dopo, l'armadione italo-australiano sarà venduto a tre miliardi di lire.

Schegge, cartoline di un passato che in questi tempi di magre soddisfazioni ingigantiscono la nostalgia. Nostalgia che ci sta tutta, dopo che nell'ultima partita abbiamo fatto le barricate per strappare un pari a Empoli. Per ora va così. Domani, chissà.