Tre domande, tre pareri e un dibattito sulla sconfitta del Torino contro il Sassuolo - sabato 17 settembre - ed uno sguardo al futuro. Torna “Parola ai Club”: il format pensato da Toro News per dare voce ai Club granata sulla prima e più importante testata giornalistica online dedicata al Torino FC. Tre diversi presidenti di tre Toro Club sparsi in giro per l’Italia sono i protagonisti di questo format. Per questa puntata parola a Giorgio Santo (Toro Club "Magia Granata"), Dante Catini (Toro Club Teramo "Anima Granata") e Stefano Guardinceri (Toro Club "Casalpusterlengo 1976").
mondo granata
Toro, parola ai club: “Ci servono giocatori: priorità al mercato invernale”
Contro il Sassuolo è arrivato un passo falso, come giudicate la gara di sabato? Cosa avreste cambiato al posto di Juric in termini di formazione e/o cambi a partita in corso?
G. Santo - "Diciamo che la gara di sabato è stata senza dubbio molto brutta, in confronto a quelle precedenti. Ho visto dei giocatori non da Toro e senza determinazione, e francamente non ne capisco il motivo. La stagione era iniziata molto bene, e Ivan Juric sta facendo del suo meglio per portare avanti questa squadra e migliorarla, ma ovviamente non ha la bacchetta magica e si sente la mancanza dei giocatori a centrocampo e in attacco, che lui stesso ha detto e ribadito più volte".
D. Catini - "Sì, c'è da premettere che il problema più grande di questa squadra è la disponibilità numerica che c'è nella rosa. Nella partita di sabato penso che ci sia stata molta confusione, nel primo tempo giocavamo con il falso nueve senza una punta, mentre nel secondo ne sono entrate due contemporaneamente. Io avrei mantenuto lo stesso schema di sempre, visto il gioco della squadra, e avrei dato una possibilità magari a Pellegri di partire dal 1'. Per il resto un po' di sfortuna, i vari infortunati tra cui Vojvoda prima della partita non ci hanno sicuramente aiutati".
S. Guardinceri - "Difficile fare ora l'allenatore... Io personalmente avrei inserito in formazione Pellegri fin da subito, dal 1', al posto di Seck".
Che idea vi siete fatti dopo questa prima parte di campionato?
G. Santo - "Come ho detto prima, Ivan Juric sta facendo tutto il possibile e sa come ottenere il massimo dai suoi ragazzi. Sono state fatte delle buone prestazioni fino ad oggi, considerando anche l'aver giocato contro le neopromosse. Viste le vittorie, i punti realizzati fino ad adesso sono giusti, perciò il Torino potrebbe di nuovo lottare per un piazzamento a metà classifica, se non qualcosa di più".
D. Catini - "Senza dubbio è una squadra che da inizio stagione a questa parte sta giocando molto bene, i risultati si vedono ed è evidente anche la mano e l'aiuto che Ivan Juric ci sta mettendo. Ogni anno purtroppo è come se dovessimo ricominciare da capo, e questo è svantaggioso un po' per tutti. La speranza è che con il mercato di gennaio la società riesca a colmare quei vuoti che ad oggi ci sono a centrocampo e in attacco. Il gioco del Toro di adesso deve essere uno stimolo per il presidente Cairo per fare una buona sessione di mercato, anche perché al momento la paura un po' di tutti noi tifosi è che il mister possa decidere di andare via: più volte ha ribadito di essere deluso dal mercato che viene svolto".
S. Guardinceri - "Siamo riusciti a vincere con le squadre meno forti sulla carta, ma con quelle messe meglio facciamo troppa fatica a buttare la palla in rete. Contro il Sassuolo è stato un peccato aver giocato male perché c'era la possibilità di una posizione ben più alta in classifica. Una partita storia capita a tutti ed è normale, ma è preoccupante la quantità di partite (non soltanto in questa stagione) in cui negli ultimi minuti o nel recupero venga vanificato tutto l'impegno".
Quale deve essere l'obiettivo del Toro in questa stagione?
G. Santo - "Sicuramente gli obiettivi della società non possono essere molto alti, come ho ribadito prima si punterà ad un posto a metà classifica, sul 10^ posto se non qualcosa di più. La speranza è che nel mercato di gennaio la società riesca a portare a Juric ciò che gli serve in mezzo al campo e come punta, e che quest'ultima sia in grado di riuscire ad essere come Belotti in termini di numeri e gol realizzati".
D. Catini - "Per il gioco della squadra e per le prestazioni avute finora, si potrebbe provare a puntare all'Europa, anche solo una Conference League sarebbe un buon traguardo. Rimane il problema, come detto prima, della rosa corta e che quindi limita anche il tecnico croato in scelte di formazione e cambi. È difficile fare un pronostico, ma sicuramente uno degli obiettivi è quello di svolgere una buona sessione di mercato a gennaio e ripartire da lì".
S. Guardinceri - "L'obiettivo del Toro deve essere sempre, e sottolineo sempre, arrivare tra le prime 7, per quello che è la nostra storia. Diciamo che il mercato incompleto non ci aiuta di certo e nemmeno gli infortuni di Ricci e Miranchuk, i quali insieme a Vlasic sono forse i migliori giocatori che abbiamo, senza ovviamente nulla togliere agli altri. Se ad inizio gennaio, nella sessione invernale di mercato, arrivassero un regista ed un attaccante saremmo da 6^/7^ posto, altrimenti rimarremo sempre intorno al 10^/11^. Dipenderà anche poi in base alla posizione di classifica in cui saremo a dicembre...".
I granata faticano a fare gol, quale pensate sia il motivo e come si potrebbe risolvere?
G. Santo - "Ovviamente non ci sono molte alternative in attacco: Pellegri spero che riesca a sbocciare, crescere e segnare qualche gol in più, mentre Sanabria purtroppo è un giocatore da 6/7 gol a stagione, il che non è sufficiente. Manca un giocatore che sappia, come Belotti, andare in doppia cifra. Adesso la fiducia è tutta rivolta ai trequartisti, ma non è il loro compito e sicuramente non essendo di ruolo non possono fare grandi numeri. Ci sono state tante occasioni in cui poter fare gol, come nella sfida contro l'Inter, ma se non c'è determinazione nel buttare la palla in rete nel migliore dei casi si pareggia, sennò si perde come è successo contro il Sassuolo".
D. Catini - "Con il modulo che è solito usare Ivan Juric c'è una difficoltà sicuramente in attacco, in cui l'unica punta schierata non è facilitata. Senza contare che in panchina non c'è nessuno che sia un attaccante a tutti gli effetti, come lo era Belotti in termini di gol e prestazioni. Ci sono Sanabria e Pellegri ma nessuno dei due ha una carriera alle spalle con grandi numeri. Spero in un exploit di Pellegri, con il quale magari arrivano poi delle reti in più. Il fulcro del discorso rimanda sempre e comunque al mercato: i risultati del Toro sono sotto gli occhi di tutti e il presidente Cairo dovrebbe prenderne spunto per dare ai tifosi, alla squadra e soprattutto a Juric ciò che gli serve - più volte il tecnico croato ha ribadito la mancanza di alcuni giocatori fondamentali - dunque la speranza di adesso è che da gennaio in poi si possa ripartire contando anche su dei nuovi arrivi nel mercato invernale. Si parla di Praet, che potrebbe essere un ottimo punto di ripartenza. Ciò che conta è sicuramente rinforzare la squadra, e lo si fa partendo dal presidente e dal mercato".
S. Guardinceri - "Come ho detto precedentemente, la squadra è incompleta. Mancano un giocatore che metta il nostro attaccante davanti al portiere avversario e, allo stesso tempo, manca l'attaccante con il compito di buttare la palla in rete con continuità. Non dico che servano 6/7 giocatori, ma con un piccolo sforzo in più e con i giocatori giusti ci potremmo divertire, sempre senza grossi infortuni, ovviamente".
© RIPRODUZIONE RISERVATA