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Tre domande, tre pareri e un dibattito sulla situazione in casa granata. Torna “Parola ai Club”: il format pensato da Toro News per dare voce ai Club granata sulla prima e più importante testata giornalistica online dedicata al Torino FC. Tre diversi presidenti di tre Toro Club sparsi in giro per l’Italia sono i protagonisti di questo format. Per questa puntata parola a Michele Gancia (Toro Club Saluzzo), Manuel Possetti (Toro Club Macello Granata) e Roberto Rosati (Toro Club Romentino).
Una prestazione convincente contro l’Atalanta ed un passo indietro a Firenze: quali sono le vostre impressioni dopo le prime uscite stagionali del nuovo Toro targato Ivan Juric?
Gancia - Premetto che non ho seguito precampionato e amichevoli estive. Contro l’Atalanta abbiamo fatto una buona partita, come al solito all’ultimo secondo abbiamo preso un gol balordo, colpa anche di una difesa che secondo me non è stata all’altezza. Contro la Fiorentina c’è stato un notevole passo indietro, sia di prestazione che di impegno. Spero che il trend cambi e che la cura Juric possa dare i suoi effetti al più presto.
Possetti – Due partite molto diverse, il Toro ha trovato forse un Atalanta poco in forma alla prima ed una Fiorentina che non è uno squadrone ma in questo momento è più squadra dei granata. Siamo arrivati a quella partita con Belotti non al 100% e ancora troppi giocatori fuori forma. Il gioco di Juric non si vede o comunque si vede solo in parte, siamo ancora un cantiere molto aperto. Sicuramente dopo la sosta cominceremo – speriamo – a vedere un Toro più vivo, brillante e vivace già contro la Salernitana.
Rosati - Non si può ancorare un giudizio dopo solo due partite giocate con la squadra incompleta, però è mancato qualcosa davanti.
Ora che la rosa è stata completata negli ultimi giorni di mercato, dove vi aspettate che possa arrivare questo Toro? Fate la vostra griglia del campionato.
Gancia - Con gli ultimi acquisti la squadra si è notevolmente rinforzata, ma direi non più in là della parte sinistra della classifica: non mi sbilancerei molto sulle prime posizioni, assolutamente. Sono stati acquisti mirati ma arrivati molto molto in ritardo. Se fossero arrivati un mese fa, l’allenatore sarebbe riuscito a integrarli al meglio nella rosa. Ora speriamo in qualche cambiamento già dalle prossime partite.
Possetti – È un Toro che può puntare ad una salvezza un po’ più tranquilla, più che altro è la speranza del tifoso di non vivere i patemi delle ultime due annate. La rosa sulla carta è superiore a quattro o cinque squadre, ma gli ultimi due campionati hanno dimostrato che i nomi in fin dei conti contano fino ad un certo punto. L’importante è iniziare a fare punti, perché quelli persi all’inizio poi pesano. Siamo un cantiere aperto, gli ultimi colpi di mercato danno più fiducia. Zima ottimo prospetto per il futuro, gli addetti ai lavoro ne parlano bene. Ho fiducia anche in Praet se torna ad essere quello della Sampdoria. Brekalo non lo conosco ma mi fido del parere di amici che ne parlano bene. Non voglio più illudermi dopo le aspettative degli ultimi mercati con nomi altisonanti quali Niang, Zaza e Soriano: preferisco che sia il campo a parlare. Speriamo che ci dimostrino di essere ottimi acquisti e ci diano una mano a centrare l’obiettivo minimo di una salvezza tranquilla.
Rosati – Quest’anno credo che potremo al massimo fare un campionato più tranquillo degli ultimi due ma non andremo oltre il decimo posto. Questa la mia griglia: Inter, Milan, Napoli, Roma, Gobbi, Lazio, Atalanta, Fiorentina, Sassuolo, Sampdoria, Torino, Bologna, Udinese, Cagliari, Genoa, Empoli, Verona, Salernitana, Venezia, Spezia.
Andrea Belotti è rimasto in granata ma non ha ancora rinnovato il contratto: quanto sarebbe importante per questo Toro riuscire a trattenere il Gallo anche per le prossime stagioni?
Gancia - Per me la permanenza di Belotti è imprescindibile. Noi non possiamo fare a meno di lui e lui non può fare a meno del Toro e della tifoseria. Lo sa che a Torino è un idolo, gli abbiamo perdonato molte prestazioni non convincenti ma negli ultimi 3 o 4 anni è stato l’unico a tirare la carretta. Negli ultimi due anni ci siamo salvati soprattutto grazie a lui, non solo per merito suo ma è stato una parte importante. Mi auguro che rinnovi con un progetto da parte della società per costruire una squadra adatta a lui.
Possetti – La storia del rinnovo ha un po’ le sembianze di una telenovela. Non so se una firma metterebbe a tacere tutte queste voci sul suo futuro e su screzi con compagni, società e piazza. Io credo che alla fine rimarrà, Belotti non è un uomo che potrebbe andare via dal Toro a zero. Per un patto fra galantuomini alla fine rinnoverà il contratto a determinate condizioni, ma lo farà. Non so se fra quindici giorni, tra un mese o tra quattro mesi, ma penso che alla fine Belotti rinnoverà. Più che altro per non lasciare il Toro tra un anno con le braghe di tela senza che la società incassi un euro.
Rosati - È importante trattenere il Gallo perché è il nostro simbolo.
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