Toro, punisci!

di Steve e Valentino Della Casa

FATHER: Da un’epoca geologica non si segnava più su punizione. Anche se la traversa dei pigiami balla ancora grazie al tiro di Rosina, nel derby dello scorso anno. E’ dai tempi di Agroppi – Dossena che non abbiamo più veri specialisti di punizioni. Anche se i gemelli sulla potenza non erano secondi a nessuno. E anche se Ferro Ferrante ogni tanto ci metteva del suo, grazie a quei piedi veramente straordinari che ne fanno tuttora il maggior bomber dei nostri ultimi vent’anni. La perfezione forse l’ha raggiunta con una foglia morta che ha infilato proprio il Napoli. Ma le sue punizioni creavano sempre tensione nelle file avversarie. La stessa tensione che aveva il Napoli domenica, mentre io sentivo fior di tifosi che ironizzavano sul fatto che Rosina sicuramente avrebbe sbagliato. L’autoflagellazione non è mai giustificata. I conti si fanno alla fine. E i nostri conti saranno di saldo attivo, continuo ad essere certo (e adesso, dopo i due goal della Madonna di Napoli, ancora di più).

SON: In tutta la mia vita da tifoso, breve vita per carità, avrò visto segnare il Toro su punizione 3 o 4 volte. Un vero score da bombardieri… Insomma ieri ero scettico quando ho visto Rosina alla battuta: “Sarà la solita palla lenta e prevedibile, oppure andrà alta” pensavo. E invece no! Dopo 3 lunghi anni dall’ultima punizione realizzata (Vailatti in casa contro la Cremonese, all’ultima di B, già sul 2 a 0 per noi, quindi capirete bene la vitale importanza di quel goal che è stata più una papera del portiere…) Ale è riuscito a metterla proprio lì, dove Navarro non poteva arrivare. Che goal signori, che grandissimo goal. Sto continuando a vedere il replay, e probabilmente lo farò anche non appena finito di scrivere. Questi goal mi esaltano, sono degni di un giocatore di livello superiore. Così come reputo il Toro: una squadra di livello sicuramente superiore a quello di lottatrice per una salvezza risicata. Chissà che questa non sia la punizione della svolta…