Come ricorderete dopo la partita di Catania ero decisamente pessimista sia sul prosieguo del campionato e sia sull’esito della sfida contro il Siena, invece per il momento i fatti mi hanno dato torto, per fortuna, aggiungo io. La partita di domenica a mio avviso è stata una classica partita da Toro, quelle che noi tifosi non dimenticheremo facilmente, fatta di sofferenza pura, ma alla fine, come nei film d’avventura i nostri eroi ne sono usciti vincitori. Non era certamente facile giocare con cinque giocatori squalificati più tre infortunati, ma chi è sceso in campo, questa volta ha cercato di lottare da squadra e sebbene i limiti della squadra stessa li veda anche un cieco, i tre punti sono stati portati in cassaforte. Partendo da qui credo che si debbano buttare le basi per il resto della stagione, questa squadra se riesce a remare unita nella stessa direzione può raggiungere la salvezza, non dico in modo agevole, ma senza farci soffrire fino all’ultimo secondo dell’ultima giornata. Proviamo a guardare le cose positive emerse contro il Siena: Gillet ha dimostrato una volta ancora di essere una sicurezza assoluta fra i pali, Caceres da oggetto misterioso credo abbia conquistato lo status di dignitoso rincalzo, il che non è poco, Brighi doveva essere ceduto, ma secondo me la sua esperienza da qui a fine stagione potrà ancora venire utile molte volte, Cerci tecnicamente è un valore aggiunto irrinunciabile per il Toro attuale ed infine Bianchi ha dimostrato una volta ancora che se viene servito con dei cross adeguati qualche gol importante lo regala sempre. Fra le cose positive non possiamo sicuramente dimenticare quanto gli arbitri siano sempre attenti a vedere tutto ciò che succede nella nostra area di rigore e si dimostrino sempre pronti a fischiarci rigori contro non appena si presenti loro l’occasione, tutto questo non può che renderci felici, in quanto nessuno di noi vorrebbe mai sentire un allenatore avversario lamentarsi di non avere avuto un rigore a favore contro il Toro. Nel frattempo, i rigori contro sono ormai sette, non male vero? Un rigore al novantesimo in una partita determinante, da qui a fine campionato, lo si fischia sempre a cuor leggero, ma il signor Di Bello abbiamo avuto modo di conoscerlo il 28 aprile dell’anno scorso nella partita contro il Crotone quando si rese protagonista di una delle più allucinanti condotte arbitrali che mi ricordi, quindi nulla di strano, riteniamoci quindi fortunati che il buon Rosina si sia emozionato davanti alla Maratona e che abbia calciato a lato. Guardiamo ora avanti a ciò che ci aspetta nel prossimo turno di campionato, quando si dovrà andare a fare visita al Pescara. I biancazzurri abruzzesi erano indicati ad inizio stagione come probabile squadra materasso, in realtà a tutt’oggi sarebbero salvi nonostante la squadra sia stata completamente rivoluzionata rispetto a quella che Zeman aveva portato in serie A nel maggio scorso. Ebbene credo che questa partita possa essere un esame di maturità per la squadra granata, di solito infatti, il Toro di Ventura, già l’anno scorso, spesso e volentieri dopo un risultato positivo tendeva a denotare un calo mentale, questa occasione che ci regala il calendario è assolutamente da sfruttare, tre punti conquistati in quel di Pescara potrebbero veramente dare un cambio di rotta decisivo alla stagione del nostro Toro. In caso di sconfitta invece ci ritroveremo ancora a pari con gli abruzzesi e soprattutto sempre in piena bagarre. Tra l’altro questa sfida non potrà essere giocata da capitan Bianchi in quanto appiedato dal giudice sportivo. Chissà se il mercato nel frattempo inizierà a portare qualche buona notizia in casa granata, se come sembra Barreto è ormai un giocatore del Toro vedremo quanto tempo ci vorrà prima di poterlo vedere in campo e soprattutto se sarà in grado di dare una mano sostanziosa all’attacco granata. Speriamo inoltre che arrivi un giocatore di fosforo a centrocampo, fatto salvo che Almiron sicuramente non si muoverà da Catania, io personalmente proverei a fare un tentativo per Tissone della Sampdoria, sebbene l’ingaggio del giocatore argentino sia fuori dai limiti imposti dalla dirigenza del Torino F.C., si dovrebbe quindi auspicare un taglio salariale da parte dell’entourage del centrocampista, cosa sempre molto improbabile. Non ci rimane che attendere speranzosi che la nostra dirigenza riesca a estrarre il coniglio dal cilindro, in modo da immettere nella nostra rosa un paio di rinforzi veri che possano aiutare il Toro a raggiungere il nostro unico obiettivo stagionale, vale a dire una salvezza sudata! Giuseppe Pagliano (foto M.Dreosti)
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