mondo granata

Tutti a casa, non si gioca

Redazione Toro News
di Guido De Luca

Avviso o non avviso mia moglie che oggi hanno rinviato la partita e torno a casa prima?”“Forse è meglio, sai com’è… conviene non aver brutte sorprese. Già è un periodo nero con il Toro, se poi tu scoprissi che quando vai alla partita di pallone tua moglie ti fa cornuto come un toro, mi verrebbe da ridere; sarebbe una bella legge del contrappasso.”“Beh, almeno so che non mi tradisce con te, amico mio. Mi sa che siamo sulla stessa barca. Fai uno squillo anche tu a casa e avvisa del contrattempo.”

Sono da poco le 15 del pomeriggio dell’8 dicembre 2002 e alla drammatica notizia della scomparsa improvvisa del medico sociale Walter Polini dell’Atalanta, si contrappongono i dialoghi sdrammatizzanti dei tifosi granata all’uscita dello stadio Delle Alpi. La partita tra il Torino e gli orobici è stata appena rinviata di comune accordo tra le due società. Il lutto ha colpito profondamente l’ambiente atalantino e lo scarno comunicato, letto dallo speaker dello stadio ai tifosi che già si erano accomodati sugli spalti, ha invitato tutti a rispettare il dolore degli avversari.Arrotolati e ripiegati gli striscioni, lo stadio si svuota velocemente e tra le riflessioni, lo sgomento e anche le battute di un’insolita giornata grigia e fredda senza la classica partita di pallone, si intrecciano i calcoli su quanto sia stato vantaggioso rinviare la gara tenendo conto del pessimo stato di forma del Torino. I giocatori granata sono reduci da quattro sconfitte consecutive. Dall’inizio del campionato su dodici partite ne hanno vinte solo due e perse dieci. L’allenatore Camolese è già stato esonerato e Renzo Ulivieri che lo sostituisce non è riuscito a invertire la rotta. L’Atalanta non è messa meglio e questa poteva essere l’occasione per risalire la china della classifica affrontando e battendo un’avversaria altrettanto in crisi. Tutte ipotesi che lasciano il tempo che trovano perchè ben presto le attenzioni si devono rivolgere necessariamente al successivo turno in casa dell’Udinese. Infatti, il recupero tra Torino e Atalanta è stato riprogrammato per il giorno della Befana del gennaio venturo. Nel frattempo, l’anno si chiude con un pareggio in terra friulana e un’altra sconfitta in casa con la Roma.Il 6 gennaio 2003 si gioca finalmente la sfida tra granata e bergamaschi. Termina in parità e alla rete iniziale del nerazzurro Natali (ora in forza al Torino) replica su rigore Luca Mezzano. E’ un pareggio che non cambia la marcia nella corsa verso la salvezza per i nostri, mentre è più di una boccata d’ossigeno per gli ospiti. Il prosieguo del campionato non migliora e si conclude con le retrocessioni di entrambe le formazioni. Per il Torino si è trattata della retrocessione più vergognosa della sua storia: ultimo piazzamento in classifica con soli 21 punti su 34 partite giocate di cui 4 vinte. Per l’Atalanta è stata amara l’appendice dello spareggio perso in casa contro la Reggina.