A Buenos Aires c'era un quartiere "a luci rosse", come in molte grandi città di tutto il pianeta, tanto in Oriente quanto in Occidente. O meglio, il quartiere c'é ancora; quel che non c'é più sono le "luci" e soprattutto ciò che le luci indicavano. Non ci sono le atmosfere, ancora precedenti, in cui Astor Piazzolla suonava il bandoneon e si ballava il tango; non ci sono più (non sono più concentrati tutti lì, come accaduto un po' ovunque, dalla Pigalle di Parigi via via a tutte le realtà simili) locali di un "certo" genere.
mondo granata
Un albergo granata nel cuore di Buenos Aires
Ma c'é un hotel, dal nome e dall'insegna che é impossibile non notare. Almeno, non se si é appassionati di calcio come il nostro , autore dell'apprezzatissima "" che leggete il martedì mattina qui su TN; é lui che, da profondo conoscitore della capitale argentina (oltre che del suo movimento pallonaro), ci invia questa foto: ognuno ne tragga le sensazioni che gli vengono naturali, ma é evidente che anche laggiù, in quell'Argentina che d'altronde ha spalancato le braccia a tanti emigranti piemontesi, un cuore granata batta tanto forte da averci dedicato l'attività con la quale trae il proprio sostentamento, l'albergo appunto.
Se qualcuno ne sapesse qualcosa in più, non esiti a condividere questa sua conoscenza...
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