Ormai da qualche anno il rapporto tra donne e calcio è stato "sdoganato", ed anche il gentil sesso ha accesso a terreni pallonari che un tempo sembravano vietati. Ma nei fatti, spesso le stesse donne devono "maschilizzarsi" per essere accettate.Per questo, TN ospita lo sguardo di una donna che l'ambiente lo vive da dentro. E' il suo lavoro, conosce il calcio e conosce i calciatori, lo "abita" quotidianamente ai massimi livelli; ed ha anche una penna capace e gradevole. Una donna, la quale con il tempo si è legata particolarmente al Toro, ma che -proprio perchè di calcio vive- scrive "in incognito", proponendo "Toro in rosa": uno spazio piacevole e leggero, lontano dai toni tragici cui spesso gli uomini si abbandonano, e soprattutto uno sguardo diverso. Uno sguardo in cui le lettrici si riconosceranno, e che i lettori potranno apprezzare proprio perchè differente dal loro. Sempre se ne saranno capaci...
mondo granata
Un gol al bacio
di "Rosa Granata"
Lo ammetto: sabato pomeriggio ci sono rimasta male quando ho visto il bel Rolando accomodarsi in panchina coi suoi calzoncini di una taglia in più sempre portati a vita bassa. Ma nel secondo tempo eccolo finalmente entrare in campo osannato dal pubblico e... GOOOL! Grande Rolly, esulta anche per me! Che bello il Capitano che corre e si porta il dito al naso. State muti pescaresi! Ah, ma si rivolge alla panchina, va beh, affari suoi, io festeggio per il gol del Toro!Peccato, poteva dedicarlo a me, altro che a Lerda: a chi non piacerebbe un gol in regalo?L'”Irina te amo” di Batistuta mi fa venire ancora la pelle d'oca, come il bacio di Casillas alla Carbonero dopo la vittoria in Sud Africa. Perché a volte un gesto inaspettato riesce ad emozionare più di mille fiori.Così la penserà sicuramente la fidanzata del giovane israeliano Zahavi, protagonista nella partita di Champions che ha visto la vittoria della sua squadra, l'Hapoel Tel Aviv, sugli spagnoli del Benfica: il calciatore ha festeggiato il gol andando a baciare (foto) la sua donna, seduta in prima fila sugli spalti.Il precursore della moda del bacio è stato Diego Armando Maradona nel 1996 quando, ancora in forza al Boca Juniors, baciò sulle labbra non la moglie Claudia ma Claudio Caniggia dopo un gol al Velez. Il Pibe de oro è stato prontamente imitato un decennio dopo da Vincenzo Santoruvo che, dopo aver segnato un gol al Crotone con la maglia del Frosine ha festeggiato baciando il compagno di squadra Salvatore Aurelio.Dimostrazione che l'adrenalina post-gol può giocare brutti scherzi. Come è successo all'ex granata Davide Nicola che, ai tempi del Genoa, dopo un gol è corso a baciare una poliziotta che stava a bordo campo, scambiandola per un'amica che gli aveva pronosticato la rete.E che dire invece di Tomislav Bosec, attaccante della squadra croata Inter Zapresic, che dopo aver rifilato un gol ai rivali della NK Zada ha sbagliato direzione ed è corso ad esultare sotto la curva sbagliata, portandosi così a casa un paio di schiaffoni, altro che baci.Cari calciatori, a noi piace festeggiare con i baci, i cuori (basta non fare la fine della bella Stephany che dopo centinaia di cuoricini da Pato si è separata dopo soli nove mesi di matrimonio), le dita in bocca e i palloni sotto le maglie. Perché anche se siamo donne da stadio siamo delle inguaribili romantiche e ci piacciono i gesti che fanno stare muti tutti...
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