mondo granata

Un Torino-Cagliari in versione vintage…

Redazione Toro News
di Guido De Luca

Ve li ricordate Bonesso, Cuttone, Ermini, Bertoneri, Giacomo Ferri, Beruatto, Dossena e Mariani?Erano le speranze del Torino dei primi anni ’80. I giovani del florido vivaio di via Filadelfia. Sono stati coloro che per qualche anno hanno provato a tenere alto il nome del Torino post-scudetto.Cosa hanno in comune? Diverse storiche annate piene di speranza e di freschezza e una partita da protagonisti contro il Cagliari del 4 aprile che ha definitivamente sancito la salvezza del Toro del 1982.Si è trattato anche dell’ultima volta in cui il Torino è riuscito a rifilare quattro reti ai sardi tra le mura amiche, pur prendendone due. Una particolarità del match è consistita nella realizzazione e successione delle reti. Potremmo affermare che i sei gol totali siano stati segnati comunque tutti da giocatori granata. In apertura d’incontro fu il giovane difensore Agatino Cuttone a portare i suoi in vantaggio, ma con una disgraziata autorete ristabilì la parità. Ci pensò poi l’ariete Bonesso a siglare una doppietta, rimessa in discussione nel secondo tempo dal rigore realizzato da Spadino Selvaggi, attaccante del Cagliari, che da lì a pochi mesi sarebbe, però, diventato granata per due anni. Infine, Beppe Dossena chiuse la partita con il rigore del definitivo 4 a 2.In panchina, Massimo Giacomini: tecnico pacato e concreto. Costui, anche se ha operato per un solo anno a Torino, ha avuto il grande pregio di valorizzare i molti giovani talenti del vivaio, arrivando a schierarli insieme in formazione anche otto o dieci per volta sugli undici titolari a disposizione. Le carriere dei vari giovani hanno, invece, preso strade diverse. Qualcuno di loro ha vissuto un po’ di più sotto la Mole, qualcun altro ha giocato successivamente in squadre minori, altri ancora si sono persi cammin facendo. Colui che è stato per diverso tempo un leader indiscusso del Toro targato anni’ 80 è Beppe Dossena. Vanta nel suo palmares anche uno scudetto con la Sampdoria. Hanno incarnato correttamente il famoso tremendismo granata Giacomo Ferri e Paolo Beruatto, che, una volta appese le scarpe al chiodo, si sono cimentati nella  carriera di allenatori. Così come Loris Bonesso, che da quest’estate è il vice allenatore del Rimini. Meno fortunata l’esperienza calcistica di Dante Bertoneri, 58 presenze e tre gol in maglia granata tra il 1980 e l’83 e un potenziale mai espresso sino in fondo. Pedro Mariani, invece, avrebbe dovuto essere il degno sostituto di Paolino Pulici, ma fu sempre fermato da brutti infortuni e da un carattere poco malleabile. I suoi migliori campionati gli ha disputati in Puglia nella Fidelis Andria e a Benevento, squadra di cui è stato anche allenatore. Agatino Cuttone, difensore con la propensione per il gol, poteva entrare nella storia per la rete nella finale di Coppa Italia contro l’Inter proprio nel 1982 se poi Altobelli non avesse resa vana la sua prodezza; mentre Franco Ermini, sebbene abbia disputato poche stagioni in prima squadra, ha sempre mantenuto un forte legame affettivo con il Toro.