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“Una giornata particolare”: così il titolo del celebre film di Ettore Scola con Sofia Loren e Marcello Mastroianni, un titolo che si addice perfettamente all’esperienza, sebbene molto più allegra della pellicola, vissuta da Enrico “Tarzan”Annoni con i ragazzi del Torino FD.L’ex difensore del fortissimo Toro di Borsano si è infatti allenato con questa fantastica squadra, con tanto divertimento ma anche con quel pizzico di cattiveria agonistica che lo ha sempre contraddistinto e che non guasta mai. Ciao Enrico, che effetto ti ha fatto allenarti con questi ragazzi che amano così tanto il Toro?E’ stata una giornata bellissima, che neanche la pioggia è riuscita a rovinare: tutti mi ringraziano per aver partecipato ma in realtà sono loro ad aver fatto un favore a me. Per una volta sono tornato a fare l’allievo: mi mettevo in fila con loro e facevo tutti gli esercizi di riscaldamento, poi ha iniziato a piovigginare e allora abbiamo cominciato la partitella che tutti attendevano con ansia e che, per la cronaca, ho anche vinto(ride ndr). Mi sono divertito moltissimo con questi ragazzi che riescono a trasmetterti una carica e una voglia di vivere incredibili.Il Torino FD è una realtà che esiste già da alcuni anni, i ragazzi hanno disputato numerosi tornei in Italia e anche all’estero ma, nel nostro Paese, non esiste ancora un vero e proprio campionato per disabili: credi che un’iniziativa del genere possa coinvolgere altri club di livello?Non vedo perché no: in Italia esistono federazioni di tutti i tipi e quindi aggiungerne anche una per calciatori portatori di handicap sarebbe bellissimo. So che anche altre società si stanno muovendo in questa direzione e poi, nonostante il livello tecnico di questi ragazzi sia già buono, sapendo di avere una partita ufficiale tutte le settimane per forza di cose ti alleni con maggiore regolarità e ti organizzi meglio. Il Toro comunque è una squadra molto ben gestita e le nuove sponsorizzazioni, tra cui anche la Beretta e la Derby, potranno sicuramente dare una mano.Hai rivisto in Girardi e compagni lo spirito del tuo Toro?Assolutamente: durante la partitella 7 contro 7 la mia squadra era avanti di tre o quattro goal e allora io, scherzando, ho iniziato a pungolare gli avversari dicendogli:”ma insomma, che Toro siete?”. A quel punto loro, colpiti nell’orgoglio, non hanno mollato e, anzi, hanno giocato con ancora più grinta e convinzione.Dal Torino FD al Torino FC: la sconfitta di domenica con il Cagliari, arrivata dopo lo strepitoso successo di Bergamo, è stata una doccia fredda: non bisogna però dimenticare quanto di buono fatto finora, non credi?Sono assolutamente d’accordo, non bisogna scoraggiarsi e, a riguardo, vi dico una cosa: nel ‘92/’93 perdemmo 5-0 in casa con il Cagliari e poi andammo a vincere la Coppa Italia. Il Toro deve continuare l’ottimo lavoro fin qui fatto ed il Mister dovrà essere bravo a tenere sempre tutti sulla corda perché in serie A appena hai un calo di tensione ti puniscono.Una difesa molto solida con Ogbonna e un grande portiere, un centrocampo di qualità e quantità con i vari Brighi, Gazzi, Cerci, Santana e Stevanovic ma un attacco che, secondo i più, è un po’ leggerino per la massima serie: cosa ti senti di dire a riguardo?Sono d’accordo perché è una cosa che salta subito all’occhio e onestamente mi chiedo perché non sia stato trattenuto Antenucci: l’anno scorso è stato il migliore e credo che una chance la meritasse anche lui; detto questo la difesa è il miglior attacco e, se prendi pochi goal, alla fine riesci a salvarti in maniera tranquilla. Non lo dico da ex difensore ma sono le statistiche a dimostrarlo: per vincere bisogna cominciare dall’organizzazione della retroguardia e del centrocampo ma Ventura è bravissimo e questo lo sa molto meglio di me.Ciao Enrico e grazie ancora.Grazie a voi e…sempre Forza Toro!Roberto Maccario
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