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Una grande occasione…

 "Pietas granata" è uno spazio ospitato sulle pagine di TN e realizzato da tifosi facenti parte del direttivo del Centro Coordinamento Toro Clubs, aperto con l'obiettivo di creare un confronto tra chi scrive e tutti gli altri...
Redazione Toro News

 

"Pietas granata" è uno spazio ospitato sulle pagine di TN e realizzato da tifosi facenti parte del direttivo del Centro Coordinamento Toro Clubs, aperto con l'obiettivo di creare un confronto tra chi scrive e tutti gli altri tifosi che leggessero.

Gi autori si offrono infatti di condurre un dialogo aperto anche attraverso i commenti a pié di pagina; sarà pertanto possibile chiedere, osservare, affermare e anche criticare. Senza offese, illazioni e post incivili in generale, naturalmente.

 

Il rilancio della questione stadi, finalmente tornata all’ordine del giorno, consente di riflettere su diversi argomenti profondamente legati al nostro Toro.

Ancora una volta, ma oggi in modo inequivocabile, il Comune di Torino ha espresso la volontà di concedere al Toro le stesse opportunità che, in materia di stadi, sono state concesse alla juventus.

Va detto, per sgombrare il campo da ogni possibile pilatesco lavaggio di mani, che quanto concesso, permesso, sostenuto, ricordato, regalato e quant’altro, negli anni, alla juventus, non potrà assolutamente essere recuperato ad una condizione di parità nei confronti della metà Granata del cielo. Ma detto ciò, sembra necessario cogliere questo momento per stabilire un momento zero e prestare la massima attenzione perché, almeno da ora in poi, non vi siano ulteriori differenze di trattamento.

Ora, per quanto riguarda direttamente il Toro, come abbiamo espresso molto chiaramente nei giorni scorsi ad altre testate giornalistiche e come ripetiamo ormai da cinque anni, la questione stadi mette nelle mani di Cairo un’occasione grande almeno quanto quella che gli ha portato in dono il Toro.

Si tratta dell’occasione, più unica che rara, di scrivere il proprio nome, in modo incancellabile nella storia del Toro.

La possibilità di essere ricordato non come l’artefice di una promozione nel 2006 e di un’altra possibile sei anni più tardi. Ma come colui che ha dato una casa dignitosa al Toro ed ai suoi tifosi.

Parliamoci chiaro, se oggi si parla di Filadelfia è soltanto perché tifosi, singoli o riuniti in associazioni, hanno tenuto vivo l’argomento con ogni azione nelle loro possibilità e spesso anche oltre. Se fosse dipeso soltanto dagli Enti o da coloro che hanno “gestito” il Toro dalla demolizione del Fila a oggi, a quest’ora probabilmente l'area del Filadelfia sarebbe occupata da un centro commerciale, dei palazzi o nella migliore delle ipotesi da un giardino dedicato alla memoria del Grande Torino….e non si potrebbe più nemmeno sognare. Ma se un giorno il Fila, lo stadio per le partite ufficiali e, magari, un centro sportivo, dovessero diventare realtà, è inutile essere romantici, dei tifosi (e in fondo ci sta bene) e degli Enti non si ricorderà più nessuno. Chi verrà ricordato sarà soltanto il Toro e chi in quel momento ne sarà stato a capo. Per questo palese motivo Cairo, potenziale re mida, ha ora la possibilità di trasformare tutto questo in oro.

Sta a lui dimostrare, come ci ripete settimanalmente da due mesi a questa parte, che questa volta ha capito cosa deve fare. In merito, un passaggio emblematico potrebbe essere quello nel quale ha dichiarato che  - forse non sarebbe stato del tutto positivo salire in serie A già al primo anno, in quanto questo gli avrebbe fatto perdere il giusto contatto con la realtà – se veramente è stato “folgorato”, gli stadi potrebbero non solo essere una occasione, ma essere l’occasione per eccellenza.

E’ evidente che, in una situazione “costituente” come quella del costruire (anche in senso fisico) il futuro del Toro, avrebbe dalla sua parte tutti i tifosi Granata.

Questa occasione, però, va sfruttata a pieno, non certamente con un progetto minimalista o improntato al risparmio totale.

Nessuno chiede o chiederà di svenarsi, ma di certo, viste le enormi potenzialità dell’affare, sarà necessario investire per un progetto che possa veramente portare il Toro nel proprio futuro, rendendogli, in sovrappiù, una casa che potrà essere la culla per nuove ambizioni di adeguata dignità sportiva.

Come abbiamo detto, questa volta vorremmo provare a credergli.

E’ indispensabile tuttavia, per il bene del Toro, che dimostri con fatti concreti, a tutti i tifosi Granata di essere un presidente degno delle tre immense opportunità che ha avuto, il Toro a costo zero, il Centenario e la questione stadi.

Le prime due, Cairo, le ha fatte bellamente sfumare in un quasi nulla, ma con quest’ultima opportunità ha la possibilità di riscattarsi e di ritagliarsi un posto al sole nella storia del Toro.

Non ci deluda.

 

Centro Coordinamento Toro Clubs