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Una società senza identità

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 "Pietas granata" è uno spazio ospitato sulle pagine di TN e realizzato da tifosi facenti parte del direttivo del Centro Coordinamento Toro Clubs, aperto con l'obiettivo di creare un confronto tra chi scrive e tutti gli altri tifosi...
Redazione Toro News

 

"Pietas granata" è uno spazio ospitato sulle pagine di TN e realizzato da tifosi facenti parte del direttivo del Centro Coordinamento Toro Clubs, aperto con l'obiettivo di creare un confronto tra chi scrive e tutti gli altri tifosi che leggessero. Gi autori si offrono infatti di condurre un dialogo aperto anche attraverso i commenti a pié di pagina; sarà pertanto possibile chiedere, osservare, affermare e anche criticare. Senza offese, illazioni e post incivili in generale, naturalmente.

 

La serata di venerdì ci ha consegnato una squadra in ripresa che centra la seconda vittoria consecutiva.

E’ bastato giocare una partita con discreto agonismo per ottenere 3 punti importanti. Questo fatto  ci conferma che anche una squadra mediocre può ottenere dei risultati contro avversari di uguale caratura anziché soccombere come avvenuto per buona parte della stagione.

Il “miglior Toro degli ultimi cinque anni” (cit.) è dunque settimo a 19 punti dalla serie A diretta.

Questo è sufficiente per alimentare le speranze di promozione di una tifoseria che a gran voce pretende la serie che compete al Torino ma non può e non deve bastare a dimenticare quanto espresso da squadra e società fino a dieci giorni fa.

Credo sia legittimo essere felici per una situazione che pare in via di miglioramento e  si auspica che le prossime partite confermino questo trend, ma  non ci si può trattenere dal fare alcune considerazioni.

Innanzitutto le vittorie ottenute con Ascoli e Grosseto rappresentano il minimo sindacale per una società, ma soprattutto una tifoseria, che merita altri palcoscenici, così come il discreto impegno mostrato dai giocatori sia il minimo che ci si possa attendere.

Il sostegno mostrato nei 90 minuti alla maglia, e solo a quella, non significa che il popolo granata si sia dimenticato delle disgustose figure rimediate su tanti, troppi campi e, ancor più grave, anche a Torino, in una serie B che anno dopo anno diventa sempre più mediocre.

Io credo che tanta strada debbano fare ancora questi giocatori per  meritare il rispetto di quei tifosi che li hanno sempre e ovunque sostenuti a prescindere. 

Tifosi granata che ancora una volta vengono bersagliati da decisioni assurde come il divieto per i residenti in Piemonte di acquistare i biglietti per la partita di sabato contro l’Albinoleffe.

E’ lecito immaginare che  d’ora in avanti saranno vietate tutte le trasferte alla Tifoseria che più di ogni altra ha combattuto e combatte un provvedimento assurdo come la Tessera del Tifoso. 

E’ certo che qualità come  coerenza, ma soprattutto dignità, non siano in vendita e non permettano di accettare  compromessi, sebbene ci sia ancora qualcuno che non lo abbia ancora capito e che si sia permesso di fare dell’ironia fuori luogo anche dalle pagine di questo sito. 

In questa situazione di ostracismo nei confronti dei tifosi granata, MAI la società ha preso una posizione a favore della propria Gente. Quegli stessi tifosi ai quali si rivolge il presidente Cairo quando gli conviene. 

E’ avvenuto nuovamente in questi giorni  in cui abbiamo visto  pubblicare sul sito ufficiale comunicati dove Cairo  invita ad esonerare  parte della stampa cittadina (che per altro non apprezzo assolutamente) o intermediari di potenziali acquirenti. 

Ma non gli bastavano tutti gli allenatori e i direttori sportivi che ha fatto fuori? 

Oltre a non essere per niente originale, il signor Cairo si è messo sullo stesso piano di quel “giovin signore” presidente dell’altra squadra di Torino. Cosa che personalmente trovo di pessimo gusto.

E che dire poi degli abbracci che manda ai tifosi in questi comunicati?

Chissà se l’abbraccio è rivolto anche a tutti quei Presidenti di club di cui disse circa due anni fa che non contavano nulla?

I tifosi del Toro,  hanno idealmente abbracciato Cairo più di ogni altro presidente e per tutta risposta hanno ricevuto risultati sportivi umilianti e prese in giro sotto forma di promesse mai mantenute.  

Adesso i tifosi del Toro degli abbracci di Cairo non sanno che farsene.

L’unica nota lieta presente in uno dei comunicati è che viene ribadita la decisione di lasciare a giugno. Si spera che almeno  per una  volta  alle parole faccia seguire i fatti. 

 

Davide Di Mauro

 

 

(Foto: M. Dreosti)