Una vita difficile” è una delle più belle commedie all’italiana. La interpreta Alberto Sordi, la dirige Dino Risi. Racconta le speranze e le disillusioni di un intellettuale che crede molto in una nuova Italia nel dopoguerra ma che sarà completamente disilluso dal mondo nuovo che credeva perfetto e che invece concederà ampio spazio ad opportunisti e riciclati. È un film serio ma ha toni da commedia, a volte irresistibile. Così come è irresistibile la rivolta finale del protagonista che prende a pugni chi lo sta umiliando e ritrova di un colpo la dignità che aveva perso. La scena più divertente è però il pranzo con i monarchici che attendono l’esito del referendum istituzionale. Forse Sordi non è mai stato così bravo.Inutile spiegare a un tifoso del Toro perché la vita è difficile. Proprio perché siamo soliti a soffrire, i tre punti che abbiamo preso a Trieste sono un vero e proprio motivo di gaudio. Poteva finire peggio: quante gare abbiamo dominato per poi farci beffare alla fine? E il solo goal di scarto, oltre a non essere veritiero (ma a questo siamo abituati), non deve abbatterci: fanno un governo con tre voti comprati, possiamo gioire anche noi. L’importante è tenere il passo: lo scorso anno alla fine dell’andata avevamo due punti in meno, e mancano ancora due partite. Sarà dura, ma ce la possiamo fare. Adesso tutti uniti contro l’Empoli. Non mi stanno neanche antipatici, ma non possiamo regalare niente a nessuno. Buona vita a noi. Ah, un ultima cosa. La Juve ci sta dando poche soddisfazioni, ma ce le offrono il Genoa e il Bologna, a dimostrazione che la farina del diavolo va sempre in crusca.
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