di Walter Panero
mondo granata
Vai Mondo!!!
19 giugno 1993. Esaltazione.
“Fischiaaaaaa......fischiaaaaaa bastardooooo....fischiaaaaa!....”
“Maledettoooo....quanto recupero ha datooooo....porco fischiaaaaa.....è finitaaaaaa.....”
“Tre rigori controoooo.....tre rigori che non c'eranooooo.....li vuoi proprio far vincereeee?!?...”
“Sì....sì....siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!....”
Urla. Abbracci. Sudore. Lacrime. Esaltazione. Una notte intera passata a girare per il centro e a sognare. Di un Toro capace di superare mille difficoltà. Di un Toro in grado finalmente di vincere qualcosa alla faccia di tutto e di tutti. Degli arbitri. Dei gobbi. Del Potere. La nostra prima vittoria. La nostra unica vittoria. Dopo tante “quasi vittorie”. Dopo tante finali perse. Dopo infinite delusioni. Dopo tanti festeggiamenti degli altri. Finalmente. Finalmente è toccato a noi!
“Dedico questa vittoria a quei giovani del Toro che fino ad oggi dicevano: io tengo al Toro ma non ho mai vinto niente, non so cosa vuol dire vincere qualcosa. Vincendo la Coppa Italia questi giovani tifosi hanno capito cosa vuol dire vincere qualcosa. Anche se penso che per il tifoso del Toro sia bello soprattutto tifare Toro, visto che difficilmente fino ad adesso abbiamo vinto qualcosa...”
Grazie Mondo! Grazie Mondo che hai pensato a noi! Grazie Mondo che ti ricordi di noi. Grazie Mondo, ora e per sempre uno di noi.
29 gennaio 2011. Gelo.
“Lascio per gravi motivi di salute...”
Oh mamma mia....mamma mia....mamma mia....
31 gennaio 2011. Speranza.
“L'intervento è perfettamente riuscito...ora un periodo di riposo e il Mister potrà presto tornare ad allenare...”
Dai, dai Mondo. Dai che ce la fai. Tornerai ad alzare la sedia come quel giorno ad Amsterdam. Contro tutto e tutti. Contro l'ingiustizia. Per ora ti aiutiamo noi. Ma tu tornerai. Più forte di prima. Perché niente e nessuno ti potrà sconfiggere.
13 giugno 2011. Attesa e ansia.
"Ho conosciuto un avversario particolare, ma non posso ancora dire di averlo sconfitto. Convivere con il pensiero di qualcos'altro oltre all'AlbinoLeffe non è affatto semplice. Come faccio a regalarvi certezze se non sono sicuro di essere qui tra un mese?"
Stai scherzando, vero Mondo? Diccelo che stai scherzando. Ma cosa significa che non sei sicuro di essere qui tra un mese? Cosa vuol dire? Tra un mese ci sarai, eccome! Altro che.
16 agosto 2011. Siamo con te.
"Se tornerò ad allenare? Ora sto giocando un'altra partita, vediamo quello che succederà al termine di questi 90 minuti, anzi, 98, perché ora il tempo di recupero si è allungato. Certo che a differenza del calcio, dove conosci gli avversari e molto dipende da te, qui ti devi affidare a chi di dovere, ma non ho paura perché so che chi mi deve curare farà del suo meglio. Progetti? Non ho più la trattoria da comprare per mio padre, ho sempre vissuto alla giornata, ora vivo ora per ora”
Non sei solo, Mondo. Siamo tutti con te. Soprattutto noi. Ti ricordi di noi? Quelli ai quali dedicasti la vittoria di quella sera? Quelli che non avevano mai vinto niente? Quelli che non hanno mai più vinto niente? Ecco, quelli. Ti abbracciamo forte Mondo. E aspettiamo tempi migliori. Perché dopo il lungo inverno arriva la primavera, lo sai anche tu, vero Mondo?
14 novembre 2011. Sollievo.
“Due giorni fa ho sostenuto gli ultimi accertamenti in ospedale per verificare le mie condizioni e vi annuncio ufficialmente che l’incubo è finito. La partita è finita e abbiamo vinto”.
Ed eccola la primavera. Abbiamo vinto! Come quella volta là. Te la ricordi Mondo? In campo festeggiavano. In strada festeggiavano. E tu dedicasti a noi, che urlavamo come pazzi e piangevamo come bambini, il tuo primo pensiero.Siamo gli stessi di allora. Solo un po' cresciuti. Gli stessi di allora.Quelli che non avevano vinto nulla.Quelli che avevano sempre solo sofferto e visto festeggiare gli altri.Quelli che da allora non vinsero più nulla.Quelli che a gennaio e a giugno hanno trattenuto il respiro.Quelli che quando ti hanno sentito l'altro giorno si sono sentiti sollevati.Quelli che magari all'epoca ti criticavano.Quelli che comunque ti amavano.Quelli che che erano ad Amsterdam.Quelli che erano a Roma.Quelli che erano a Torino e piansero tutta la notte.Quelli che erano a Torino e festeggiarono tutta la notte.Quelli che pensano che in quella sedia ci sia tutto, ma proprio tutto.Quelli che pensano che ci sia sempre speranza.Quelli che pensano che è bello tifare Toro anche se si perde.Quelli che pensano che è bello tifare Toro anche se si perde, ma ogni tanto è bello anche vincere.Quelli che pensano che è bello tifare Toro e basta.Quelli che ringraziano (non importa chi o cosa) perché tu, caro Mondo, sei ancora qui con noi.Ad alzare la sedia con noi.A soffrire per il Toro con noi.A essere semplicemente, come allora e come sempre, uno di noi!
Post scriptum: Forza Aldo! Tieni duro! Anche tu per sempre uno di noi!
Post scriptumo bis: Benvenuta al mondo Paola!
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