Vincenzo Sarno ha annunciato il suo ritiro dal calcio giocato. Sicuramente il suo nome per le generazioni di oggi non è particolarmente noto, ma gli amanti del calcio con qualche anno in più lo ricordano bene. Nel 1999 Vincenzo Sarno a soli 10 anni si trasferì dalla periferia di Napoli al Torino per 120 milioni di lire, con il fine di realizzare il suo sogno: giocare in Serie A. Il giocatore ha rilasciato un’intervista a La Repubblica in cui ha ammesso che lasciare casa così presto “fu non solo un errore, ma una condanna“.
MONDO GRANATA
Vincenzo Sarno: “I 120 milioni? Abbiamo visto poco, ma il Torino non c’entra”
Sarno: "Dei 120 milioni la famiglia ha visto poco, ma non c'entra il Torino"
—“Facevo la quinta elementare. Hanno detto che il Torino avrebbe dato un lavoro a mio padre, che lui avrebbe trasferito la famiglia al Nord. Non andò così. Mi ritrovai da solo, dentro una vita che non conoscevo e che da subito ho rifiutato”. Così l'ormai ex-giocatore, la cui carriera non è mai particolarmente decollata, ha raccontato questa storia inedita. "Il Torino pagò 120 milioni? Dei 120 milioni la famiglia ha visto poco. Sul mio trasferimento c’è stato un bel business", ha spiegato il giocatore durante l'intervista. Tuttavia all'interno di questa storia legata al denaro il Torino non c'entra e l'ha precisato successivamente il giocatore stesso: "È stata una scelta sbagliata, fatta da persone che giravano attorno a me. Hanno cavalcato l’onda, i giornali, Porta a Porta, Domenica In, Le Iene. Non è stata colpa del Torino, e neppure della mia famiglia, che ha deciso ben poco. Non parlo volentieri di quel periodo. È stato breve, poco più di un mese, ma le pressioni sono arrivate forti. E mi hanno segnato. Alla fine ognuno ha quel che merita… Avrei meritato la Serie A, ma se non è arrivata è per colpa delle scelte che ho fatto".
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