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Zardoz

Zardoz - immagine 1
di Steve Della Casa
Redazione Toro News

Zardoz”, uno dei film più misteriosi della storia del cinema. Cosa si nasconde dietro la testa enorme che cela la sede degli immortali, la super casta che fornisce armi ai guerrieri e li scatena contro gli schiavi? Uno dei guerrieri, Sean Connery, decide di vederci chiaro e proprio in quel momento finisce per sempre il dominio degli immortali. Ma la storia all’epoca era tutt’altro che chiara, anche se il film ebbe grande successo. E i ragazzi del 1973, anno in cui uscì il film, erano tutti innamorati di Charlotte Rampling, bellezza tipica di quegli anni e che adesso non dice più niente. Ma per capire che si trattava di un film non razionale bisogna spiegare il titolo. Zardoz è infatti la contrazione di Wizard of Oz, e come tutti sappiamo le magie di Oz sono all’origine di un film strepitoso e di molta fantasy letteraria e cinematografica dei giorni nostri…

Forse a Reggio Calabria i nostri eroi sono andati veramente con la voglia di scoprire cos’è che non va in questa squadra. Lo hanno fatto con forza e determinazione. Checché ne dicano i negativi per professione, la nostra squadra sulla carta non è poi così male. Ma allora perché ha stentato così tanto? A Reggio sembrava un film già visto: goal degli altri dopo pochissimi minuti, reazione blanda, gambe segate dalla paura. Invece abbiamo visto il miglior Toro della stagione (insieme – e qui non vi arrabbiate per la mia nota, mi raccomando! – con quello inopinatamente sconfitto a Bergamo). Abbiamo visto una squadra che alza la testa, che corre, che non si scoraggia, che sa far male. Sarò un inguaribile ottimista. Ma forse il peggio ce lo siamo lasciati alle spalle. Se continuiamo così possiamo farcela in barba ai gufi. E anche a quelli che sono contenti per i successi del Novara. Sarà anche una provinciale, ma pare che dietro ci sia Paolo Berlusconi. Qualsiasi provinciale con quei soldi riesce a mettere su una buona squadra. E in più non hanno le pressioni che abbiamo noi, dopo tanti anni di sofferenza. Ma i nodi verranno al pettine. E comunque li abbiamo già battuti una volta.

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