Quanto c’è di suo in questo Toro e quanto manca alla sua idea di Toro? “Più che altro è la mia idea di calcio. C’è tanto da lavorare, perché è il mio primo anno qui. In quest’anno siamo stati bravi a tenere la barca sulla retta via. Quando si cambia mentalità si passano momenti non facili. Il nostro inizio di campionato ha nascosto diverse situazioni, accentuate dall’infortunio di Duvan. Siamo stati bravi a lavorare, a capire e ad arrivare ad una soluzione. Ma per arrivare alla mia idea di gioco ci vuole ancora tanto”.
Prepartita
Vanoli pre Lazio-Torino: “La concorrenza aiuta. Ilic? Nessun rancore. Su Maripan…”

Questa sosta quanto ha fatto male ad un Toro in rampa di lancio? Qual è il tasto su cui battere a livello psicologico? “Le due partite più difficili sono quelle prima della sosta. A volte quando hai tanti giocatori in Nazionale non sono concentrati, ma lì siamo stati bravi. Ora c’è il rientro, anch'esso complicato. Con gli infortuni è andato tutto bene. Poi c’è l’aspetto morale, come Gineitis che è tornato euforico dopo il gol, magari invece Maripan è deluso perché si è complicato la vita con i Mondiali. Bisogna essere bravi a fare “switch-off” dalle Nazionali, girare pagina e concentrarsi su queste ultime partite”.
Ilic si è messo a correre di più vista la concorrenza? Per quanto riguarda le punizioni c’è una gerarchia? I tifosi si aspettano un gol che non arriva da tanto… “A volte travisate le mie parole: sulla storia di Ilic ho detto che deve correre perché fortunatamente abbiamo aumentato la concorrenza, che è molto importante in una squadra. Ora questa voglia ce l’ha Karamoh con l’arrivo di Elmas, Tonny con Adams. Questo fa crescere la squadra. Come ho detto ci sono tanti centrocampisti, ma Ilic si sta allenando bene, io non ho rancore. Guardo durante la settimana, come tutti si deve sentire protagonista. Per quanto riguarda le punizioni, speriamo. Siamo stati primi dopo 5 giornate, magari ora facciamo gol anche su punizione (ride, ndr.). È un aspetto legato anche ai corner, è importante avere chi li batte bene. Abbiamo aggiunto della qualità, che va sfruttata. Nel calcio moderno si vince anche con i calci piazzati”.
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