Tra il 60’ e il 75’ il Torino ha segnato 11 gol su 34 (il 32%), la seconda in Serie A solo il 25%. È casuale? “Quando fai tanti gol nella seconda parte del campionato vuol dire che la squadra sta bene dal punto di vista fisico, sa combattere e resistere. C’è stato un momento in cui nell’ultimo quarto di gara si prendevano tanti gol, questo significa poca lucidità. Ci si lavora con il lavoro settimanale. Ho sempre detto ai ragazzi che se dobbiamo sapere che durante la partita bisogna soffrire, se non sai cos’è la sofferenza non la riconosci. In settimana li spingo anche oltre il limite perché devono essere lucidi in momenti di difficoltà. Quando incontri squadre come il Milan e la Lazio, ci sono tanti giocatori validi e diversi. Quando dico che ci sono più partite intendo che bisogna saper soffrire, essere lucidi nella sofferenza. Lucidità è anche, per un difensore, fare quell’intervento che carichi la squadra, un rinvio in rimessa laterale invece di concedere un corner. Questa è lucidità nei momenti decisivi”.
Prepartita
Vanoli pre Lazio-Torino: “La concorrenza aiuta. Ilic? Nessun rancore. Su Maripan…”

Come ha visto Borna Sosa nelle ultime settimane? Sia dal punto di vista fisico, per la febbre, sia dal punto di vista della concorrenza con Biraghi. “Bene. Ha avuto un periodo ad inizio anno in cui a livello fisico non stava bene. Si è rimesso e ora deve lavorare in campo. Ci sono gli allenamenti, ci sono le concorrenze: ora voglio vedere quanto è forte. Io voglio giocatori con una mentalità vincente, un giocatore vincente sa cos’è la concorrenza. Ora lo aspetto perché è un giocatore di qualità”.
Prima ha detto che per Ilic non prova rancore: perché “rancore”? “Perché ha accettato di fare una visita medica con lo Spartak, quindi ha accettato il trasferimento. Con il trasferimento, poi saltato, l’allenatore ha comunque trovato un altro centrocampista. Però non provo rancore. Non c’è stato nessun litigio, non diffondiamo certe voci. Sono stato fortunato perché è un giocatore forte in più in rosa”.
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