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Torino-Como 1-0, Vanoli in conferenza: “Njie? L’ho detto, la Primavera mi serve”

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Le risposte del tecnico alle domande dei giornalisti presenti allo stadio
Alberto Giulini Vicedirettore 

Dopo aver parlato ai broadcaster, il tecnico del Torino Paolo Vanoli ha come di consueto commentato la gara contro il Como in conferenza stampa. Di seguito le risposte del tecnico alle domande dei giornalisti accreditati al seguito delle due squadre.

Si può definire una vittoria sporca? “Una vittoria che ci serviva. Quando devi vincere a tutti i costi ti viene anche il timore di giocare a calcio. Dobbiamo riuscire ad abbinare prestazioni e grande carattere”.

Cosa ha Njie di speciale? “Ho tanti ragazzi speciali, ho sempre detto che la Primavera mi serve. I ragazzi devono vedere come ci si allena e cosa si prova a stare in prima squadra. Ho sempre detto che li tengo in considerazione e ho spiegato la mia storia, arrivo dalle nazionali giovanili. Con me hanno esordito tanti ragazzi, io non guardo mai la data di nascita. I giovani che sono entrati devono avere uno stimolo per continuare su questa strada. Da quando si è fatto male Duvan ho detto che non cercavo svincolati perché non c’erano giocatori funzionali e volevo puntare sui giocatori che ho. Mi devono dare entusiasmo, poi devono essere bravi a capire che non hanno ancora fatto niente”.

Se si aggiunge qualcosa dietro si perde in avanti? “Abbiamo cambiato tanto. Stasera dietro hanno fatto una grande partita, Maripan ha mostrato la sua personalità soprattutto nel finale. Dobbiamo avere più coraggio anche con la palla ma abbiamo avuto tanto carattere. C’è ancora tanta strada, ma questa vittoria ci dà fiducia”.

Al 95’ erano tutti sul pezzo… “Le partite vanno giocate, a volta bisogna portarle a casa anche con altre caratteristiche. Bisogna anche esaltarsi sulla fase difensiva come fatto questa sera. Se stiamo cinque minuti in area, ci dobbiamo esaltare. Vorremmo tutti giocare sempre bene, ma questa voglia di non prendere gol, compatti a soffrire, a volte porta alle vittorie più belle”.

Che cosa l’ha convinta di questa vittoria di carattere? “Volevo vedere unione di intenti da parte di tutti, un’unica strada per arrivare a un risultato: l’hanno dimostrato. Anche chi è entrato ha capito il momento, quello che a Cagliari ci è mancato per portare a casa tre punti importanti. La prestazione con la palla è dovuta alla necessità di fare risultato a tutti i costi”.

A che punto sono Lazaro e Vojvoda? “Lazaro lo conoscevo già dall’Inter, quest’anno lo vedo determinato a riprendersi una rivincita importante. ma penso che per le sue qualità possa pretendere di più, deve essere più bravo a puntare l’uomo e a spostare palla e crossare. Vojvoda ha dimostrato di essere importante per la sua duttilità. Con me è partito come braccetto, ma può fare il quinto a sinistra e a destra. Per un allenatore è importante avere un jolly così. Tutto questo deve essere al servizio della squadra, giocare per il mio compagno: oggi ho visto che si aiutavano e soffrivano tutti insieme”.

Quanto è importante per il club il gol di Njie? “Deve essere una soddisfazione per tutti, vuol dire che hanno lavorato bene. Parlo di unione anche per questo. Da quando sono arrivato ho voluto un rapporto anche con l’allenatore della Primavera per capire quanto possano crescere i giovani. Per Dellavalle c’è stata un’opportunità importante in prestito ed è stato giusto mandarlo. C’è anche Balcot che si allena con noi. Voglio che non illudiamo questi ragazzi. quelli che oggi erano in panchina devono andare a rafforzare la Primavera e hanno una grande responsabilità. Sul comportamento non devono sbagliare altrimenti non vedono più la prima squadra. Quando vanno in Primavera tolgono il posto a un ragazzo che si è allenato tutta la settimana, allora devono dimostrare la loro responsabilità”.

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