Il Bologna di Vincenzo Italiano non ha rubato il risultato. Il 3 a 2 in favore dei rossoblù non è stato soltanto frutto di un'autorete del tutto clamorosa da parte di Cristiano Biraghi, ma è sopraggiunto al termine di una prestazione complessivamente migliore. Era da alcune settimane che l'approccio al match non era così deficitario come quello di ieri sera, venerdì 14 febbraio, da parte del Torino di Paolo Vanoli. I primi venti minuti hanno rappresentato un vero e proprio dominio del Bologna, un po' come avvenuto nella gara d'andata. Nella fase più acuta della crisi i granata hanno peccato molto spesso in apertura di partita e allo stadio "Dall'Ara" si è ripresentato l'antico difetto. Il Torino ha però avuto il merito di reagire all'avvio complicato: ha incassato il gol di Ndoye e poi ha rialzato la testa pareggiando 18 minuti dopo con Vlasic. Ha così concluso la prima frazione sull'1 a 1 disputando una seconda metà di primo tempo molto positiva, dove è mancato soltanto il cinismo (ad esempio Coco sugli sviluppi di corner o Adams-Karamoh in ripartenza).


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I cambi di Vanoli: Linetty e Karamoh fuori perché ammoniti
—L'andamento del primo tempo è quindi chiaro, così come sono facilmente spiegabili le mosse iniziali di Vanoli. Ha prediletto la struttura fisica dei suoi considerate le condizioni del terreno di gioco (partita disputata su un terreno reso pesante dalla pioggia). Ecco quindi le scelte di Walukiewicz come laterale difensivo destro e di Casadei come mediano al fianco di Linetty (proprio a centrocampo si sono fatte sentire alla lunga le assenze di Ricci e Tameze). Per il resto nessuna novità di sorta rispetto agli undici delle ultime settimane perché l'ossatura granata è ormai ampiamente consolidata. Anche i primi tre cambi di Vanoli seguono una logica naturale: Walukiewicz è uscito per infortunio e al suo posto è stato inserito Pedersen, mentre Linetty e Karamoh ammoniti hanno lasciato spazio al 62' Gineitis ed Elmas. L'ingresso del macedone ex Napoli ha immediatamente premiato il Torino: sono infatti bastati 3 minuti al neo acquisto per presentarsi con gol. Anche in questo caso, come già avvenuto nel primo tempo, chi si è portato in vantaggio è durato poco; dopo 5 minuti infatti il Bologna ha riacciuffato il Torino grazie alla doppietta personale di Ndoye (rete da rigore provocato da un grave errore di Casadei).
Il passaggio dal 4-2-3-1 al 3-5-2 spiegato da Vanoli
—L'analisi del match non può che concludersi con gli ultimi 20 minuti più recupero della sfida del "Dall'Ara". Vanoli ha cercato di portare a casa il 2 a 2. Le due sostituzioni effettuate all'81' stanno a testimoniarlo: Biraghi e Masina dentro, Sosa e Lazaro fuori. Il Torino è così tornato a calzare il 3-5-2 per gli ultimissimi minuti. Anche contro il Genoa nel finale Vanoli aveva optato per un ritorno alle origini senza cogliere frutti particolari. Lo stesso si può dire ieri sera. Anzi, proprio al 90' Biraghi si è reso protagonista di una clamorosa autorete che è costata la partita al Torino. La difesa del pareggio con il 3-5-2 è stata spiegata in conferenza stampa da Vanoli che ha evidenziato quanti rischi si sia preso il suo Toro ad affrontare i laterali del Bologna con la difesa a quattro. "Loro portavano alti i terzini per farci scendere - ha sottolineato il tecnico -. Ed è per quello che abbiamo rischiato, difendere con quattro difensori non è mai semplice. Abbiamo fatto bene, ma abbiamo concretizzato poco. Nella seconda parte del secondo tempo abbiamo fatto fatica a fare questo. Era difficile, quando ci siamo messi a cinque secondo me sulla parte destra dovevamo uscire di più con Casadei sul terzino" (LEGGI QUI).
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