Come anticipato nei giorni scorsi, le società calcistiche professionistiche dovrebbero tagliare gli stipendi dei propri giocatori. L'apertura da parte di Gravina e Tommasi ha dato di fatto il placet per iniziare le trattative. Dell'argomento ne ha parlato per La Stampa Urbano Cairo. Il presidente granata si è detto favorevole a decurtare gli emolumenti dei propri calciatori: "Sarà inevitabile, siamo di fronte a un sistema che rischia di implodere". La situazione d'altronde obbliga tutti a remare dalla stessa parte, altrimenti l'intero sistema rischia di crollare. Le difficoltà economiche si sentono ovunque e quindi anche il mondo delle società sportive deve muoversi per cercare di reagire. Lo stesso Cairo parte dal passato e da quando l'emergenza ancora non era così palese a tutti: "Se penso che nell’assemblea di Lega del 10 marzo c’era ancora chi parlava di allenarsi e di tornare a giocare, è logico che si sia perso tempo. Quei discorsi, a risentirli ora, sembrano lunari. Io lo dissi subito ‘se non prendiamo decisioni drastiche, anche spostare i tifosi contribuirà ad aumentare esponenzialmente i contagiati’". Dopodiché parla di quale potrebbe essere il futuro, partendo però da un codice comportamentale da tenere ora: "Il calcio ora è più unito, non è ora di furbizie. Se mai il campionato dovesse riprendere, si giocherà a porte chiuse".
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Cairo: “Taglio stipendi inevitabile. Longo ha voglia di dimostrare”
Le parole / Il presidente granata parla a La Stampa e dice la sua sul momento attuale della Serie A in seguito all'emergenza Coronavirus
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Proprio su quest'ultimo tema, Cairo spiega che la gran parte delle società sono tutte dalla stessa parte, anche sulla ripresa degli allenamenti: "Intanto ci sono almeno 16 società che non la pensano così. Perché Napoli e Lazio hanno rotto il fronte? Immagino per interessi sportivi. Forse per avvantaggiarsi nella preparazione". Poi continua attaccando Lotito e De Laurentis: "Loro in direzione opposta? Lo chieda a loro. Solo, mi sembra una follia sostenere una tesi sulla base dei dati del contagio. Dire “la mia regione non ha problemi” con una situazione così in evoluzione è una frase infelice. Poi esplode il virus a Fondi e allora…". Infine Cairo ha anche un pensiero su Longo, reduce da tre sconfitte consecutive: "Gli ho parlato e non vede l’ora di poter mostrare quello che sa fare. E io con lui. Ci riuscirà, lo sapete, sono un’ottimista”.
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