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Corriere di Torino: “Il derby della Mole rivive attraverso cinque ricordi”
Il derby non è e non può essere una partita come le altre: si porta dietro emozioni e significati che vanno oltre il rettangolo di gioco e raggiungono le vie della città e i cuori dei tifosi che quella città la vivono ogni giorno. Il derby della Mole non fa eccezione, e sulle pagine odierne del Corriere di Torino viene rivissuto attraverso cinque ricordi del passato: "Quando, in un derby del 1947-48 (il 26 ottobre) che il Grande Torino dominava (chiuse con 16 punti di vantaggio su Milan, Juve e Triestina tutte al secondo posto), scoppiò in campo una rissa vera, però guerriera più che cattiva, gagliarda più che violenta, e senza che come adesso nessuno cadesse, contorcendosi dal dolore, per un buffetto. Coinvolti dieci granata e dieci bianconeri, tutti fuorché due centrocampisti, Grezar triestino del Toro, Kincses ungherese della Juve. I due seri trentenni restarono a bordo campo, chiacchierando pacificamente insieme, come due intellettuali esteuropei quali in fondo erano. Il ragazzino che ero io – anni 12 – quel giorno scoprì dal vivo la violenza che sin lì aveva visto soltanto nei film western e che sapeva recitata. Il vecchiaccio di adesso sa che pure la violenza delle risse in campo di oggi è di norma recitata, e non per contendere donne o accaparrarsi mandrie, ma per esigenza di malsano show e intanto affermazione dei propri diritti (raggrumati in fondo in uno solo, quello di guadagnare sempre più soldi)".
Ulteriori dettagli nell'edizione odierna del quotidiano.
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