Sulle colonne del Corriere di Torino spazio oggi al racconto di Angelo Carbone, oggi responsabile del settore giovanile del Milan, su Pobega, uno dei giocatori da lui "scoperti". Si legge: "La prima volta che vidi Tommaso Pobega fu a Trieste. Aveva 13-14 anni e giocava sotto età: lui del 1999, in mezzo a ragazzini del ‘98. Correva senza soste, andava su e giù con grande personalità e tirava da ogni posizione. Mi impressionò particolarmente la facilità di calcio con entrambi i piedi. In quel momento non era pronto dal punto di vista fisico, ma certe doti mi convinsero a non lasciarcelo sfuggire. Gli facemmo subito un discorso: «I primissimi anni farai fatica, non devi mollare....» Lui sposò subito il progetto, i primi due anni furono abbastanza duri, poi è esploso. Oggi ha una grande forza fisica: è uno da box to box e ha una spiccata scelta di tempo anche nelle conclusioni. A fine campionato sa farti parecchi gol da centrocampista. Non mi sarei mai aspettato che potesse arrivare subito a questo livello, ma soffermandosi sull’aspetto caratteriale e umano del ragazzo la cosa sorprende fino a certo punto: ai livelli top, infatti, non basta solo l’aspetto tecnico, ci vuole predisposizione anche dal punto di vista mentale. E Tommaso ha intelligenza e cultura sopra la media. Quando parli con lui, ti accorgi subito di avere di fronte un ragazzo di un certo tipo. Viene da una famiglia assolutamente perbene e questo è stato in generale un enorme vantaggio. E' indubbiamente un giocatore da Juric: ha forza fisica e struttura, è un ragazzo alto circa 190 centimetri. Ha poi personalità e calcia appunto molto bene. Juric esalterà le sue qualità. E' una garanzia, tra i migliori tecnici in A, è innovativo, tira fuori il massimo da tutto il gruppo. Credo che il Toro possa essere una delle più belle sorprese quest’anno".
Rassegna Stampa
Corriere Torino: “Angelo Carbone sponsorizza Pobega: “E’ un giocatore da Juric”
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