"Dopo aver chiuso col calcio, quando sono rientrato a Torino da Salerno insieme a mia moglie (l’ex Miss Italia Edelfa Chiara Masciotta, ndr) e ai bambini (i figli Andrea, Aurora e Alessio, ndr), ho iniziato a familiarizzare con il Royal Park “I Roveri”, ed è nata questa passione diventata
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Corriere Torino, Rosinaldo e i suoi ricordi: “Mi vedevo al Toro a vita”.
quasi una dipendenza . L’obiettivo è diventare professionista nel golf come lo sono stato nel calcio, sarebbe una soddisfazione riuscirci in due sport completamente diversi". Così Alessandro Rosina, l'ex capitano e fantasista del Torino, sulla sua passione per il golf. L'ex numero 10 ha anche dei ricordi al miele sulla sua avventura in granata: "L’esperienza più gratificante, ovviamente, è stata quella al Toro. Io mi vedevo al Toro a vita.
Diventai capitano a 22 anni, c’era il nuovo corso targato Cairo. Mi è rimasto il soprannome Rosinaldo, mi piace tanto e gli amici oggi lo accorciano in “Aldo”, confondendo alcune persone che pensano mi chiami proprio così!". C'è anche una chiosa sul Toro attuale: "Rispetto a quegli anni, la società si è stabilizzata in Serie A, e non è scontato. Auguro al Toro di diventare un’altra Atalanta. Occorre creare uno zoccolo duro fatto di uomini autorevoli che mantengano il gruppo sempre compatto e guidino i giovani. Era il segreto del mio Toro del 2006".
Ulteriori dettagli nell'edizione odierna del quotidiano.
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