"Che fosse l’uomo ideale al posto giusto, lo si poteva immaginare ancora prima che mettesse piede al Filadelfia. Perché le storie delle persone – e di più, quelle dei calciatori – spesso parlano da sole. Che però Cristiano Biraghi si potesse ritagliare, conquistare, costruire in così poco tempo un ruolo di primo piano non era tanto facile da pronosticare - esordisce così la Gazzetta dello Sport nell'edizione odierna - Esattamente due mesi fa, il Toro ne ufficializzava l’arrivo dalla Fiorentina, pubblicando le foto della firma con il presidente Urbano Cairo. Un paio di mesi dopo quella stretta di mano, di motivi per essere soddisfatto il presidente granata ne avrà diversi: Biraghi ha scalato rapidamente le gerarchie nel Toro, al punto da venire eletto come una delle guide dello spogliatoio. E ha aiutato il gruppo a compiere un importante salto di qualità sul piano della mentalità". E in conclusione: "In fin dei conti, ciò che accadrà sarà una logica e naturale conseguenza del colpo di fulmine nato tra Biraghi e il Toro. Il 3 febbraio il giocatore era arrivato dalla Fiorentina con la formula del prestito. L’affare concluso dal direttore tecnico, Davide Vagnati, prevedeva l’inserimento negli accordi di un’opzione di riscatto a favore del Toro per un importo fissato a un milione. Un diritto di riscatto che può trasformarsi in obbligo se Biraghi giocherà un certo numero di partite. Ma il Toro non aspetterà che raggiunga il numero necessario a far scattare l’obbligatorietà del riscatto".
Rassegna Stampa
Gazzetta dello Sport: “Torino, Biraghi verrà riscattato”
Ulteriori dettagli nell'edizione odierna del quotidiano
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