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La Gazzetta dello Sport: “Adopo il predestinato, Bayeye la rivelazione”
"Dieci anni fa giovano già insieme. Periferia parigina, la banlieue sullo sfondo - scrive La Gazzetta dello Sport - parlando di Bayeye e Adopo - Brian e Michel erano bambini, ma il talento si riconosceva già lontano un miglio. Il destino ha voluto che in estate si ritrovassero nello spogliatoio accolti da Juric". Dopo San Siro è arrivata all'improvviso la notorietà, ma il percorso parte da più lontano: "Adopo entra a tredici anni nel Torcy, fabbrica parigina di talenti. Il Toro fiuta il suo. Da quel momento parte un lungo viaggio nel vivaio che lo porterà a vincere la Coppa Italia Primavera e la Supercoppa Primavera". E su Bayeye il quotidiano conclude: "Brian nella sua carriera è andato sempre di corsa. Su quella fascia destra non si è mai fermato. Dal Troyes al Catanzaro in C, passando per Carpi. Nella scorsa stagione è stata una delle rivelazioni in C, trascinando il Catanzaro alla semifinale playoff. In estate c'era la fila, l'ha spuntata il Toro. Non ha giocato nemmeno un minuto in Serie A, [...] ma da Torino non si muove. L'occasione se l'è presa di corsa a San Siro".
Ulteriori dettagli nell'edizione odierna del quotidiano.
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