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Sulle colonne dell'edizione odierna della Gazzetta dello Sport troviamo oggi - giovedì 10 febbraio - un focus dedicato ad Antonio Sanabria, capocannoniere di questo Torino, alla pari di Brekalo, con 5 reti messe a segno da inizio stagione. Il paraguayano, per merito e per poca concorrenza nel ruolo, dati i vari infortuni di Belotti e la poca considerazione che Juric ha di Zaza, è stato utilizzato con continuità, toccando nel match con l'Udinese la 22esima presenza in 23 partite disputate di campionato. Con l'arrivo di Pellegri e l'imminente ritorno di Belotti, il minutaggio del 19 granata potrebbe ridursi anche sensibilmente, ma sino ad adesso questa sua continua titolarità ha dimostrato di meritarsela, come spiegato dalla rosea: "I cinque gol portati a casa finora dal sudamericano sono in linea con la media del ruolo, come si evince dai dati Opta. Che illustrano come la specialità della casa sia il colpo di testa perché oltre ai gol (tre) la cifra delle spizzate (36) è eloquente. Sanabria, 22 presenze su 23, è funzionale al gioco di Juric, sa farsi trovare pronto al limite per dialogare (due gli assist) e sa creare spazi in mezzo all’area per le incursioni da dietro: è grazie a questi movimenti, a questo senso di squadra, di altruismo, se Brekalo (5 gol) ha potuto colpire più volte a pochi metri dalla linea bianca". Inoltre, tutti i suoi gol sono arrivati allo stadio Olimpico "Grande Torino", dove i granata hanno una media punti da Champions League: "7 vittorie sulle 9 totali, più 3 pari fanno 24 punti su 32 complessivi".
Ulteriori dettagli nell'edizione odierna del quotidiano.
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