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"Non ha mosso la classifica, a causa di un calice amaro buttato giù all’ultimo respiro, ma il sabato sera di Milano riempie comunque il serbatoio del Toro di quelle consapevolezze di cui aveva parlato il vice allenatore Matteo Paro nell’immediato dopo gara a San Siro - esordisce La Gazzetta dello Sport nell'edizione odierna - Perché la solidità di un progetto la si può cogliere anche nelle serate che, inaspettatamente, girano storte e finiscono immeritatamente con una sconfitta". Ora il Torino guarda avanti, pronto a ricominciare dal Filadelfia in vista del Sassuolo. "Il Torino non ha solo un gioco divertente, sempre imprevedibile e con una chiara vocazione europea. Ha soprattutto compiuto un salto di qualità dal punto di vista della mentalità - conclude il quotidiano, analizzando anche gli aspetti da migliorare: "Gli errori di alcuni singoli, inciampati spesso sui dettagli. Ma c’è pure la precisione degli attaccanti: il Toro produce tanto, ma spreca di più".
Ulteriori dettagli nell'edizione odierna del quotidiano
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