"L'ASL decide, il protocollo del pallone resta ai margini". Così La Stampa sulla situazione Covid del Torino. Ilprotocollo calcistico viene infatti a meno rispetto alle decisioni sanitarie locali. I granata, pur non avendo 10 tesserati positivi potrebbe molto probabilmente non disputare la partita di dopodomani col Sassuolo se l'Asl la impedisse. Vi è un precedente non troppo remoto in cui si è verificata una situazione simile: quel Juventus-Napoli in cui nonostante il Napoli avesse meno di 10 tesserati indisponibili, non ha disputato la partita per volere dell'Asl locale. Per quanto riguarda il Torino vi è, in aggiunta, un rischio di focolaio. Come si legge sul quotidiano, l'Asl sostiene che: "Il rischio di un focolaio c’è: saranno decisive le prossime 48 ore". La Azienda Sanitaria Locale è attraversata da un timore, legato al proliferare delle varianti al coronavirus, quindi "Luci spente venerdì sera per il Sassuolo dopo le otto positività e attesa per capire il destino della trasferta nell’Olimpico romano. Se da venerdì la squadra sarà libera di tornare a lavorare in un Filadelfia sanificato, le possibilità che Lazio-Toro venga giocata il 2 marzo aumenterebbero in modo esponenziale: di fronte a un solo nuovo caso, invece, niente faccia a faccia con i ragazzi di Simone Inzaghi".
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La Stampa: “L’Asl non ha dubbi: rischio focolaio in casa Toro”
Rassegna TN / Le pagine dedicate al Torino dei principali quotidiani in edicola
Ulteriori dettagli nell'edizione odierna del quotidiano.
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