La quinta giornata di campionato vedrà, giovedì, il Torino di Cairo sfidare la Lazio di Lotito: "Toro e Lazio - scrive La Stampa - non si sono mai amate perché i rispettivi patron, Cairo e Lotito, raramente si sono trovati sullo stesso fronte a parlare di politica sportiva, ma dal mancato amore alla lite continua il passo è stato breve". Il rapporto tra le due squadre inizia a rovinarsi il 1 novembre 2020, quando la Lazio vince per 4-3 sui granata, con i gol di Immobile e Lucas Leiva, i due giocatori che i test anti-Covid han tenuto lontano dal campo nella sfida precedente contro il Bruges, in Champions, e contro lo Zenit, in EuropaLeague. Cairo, di conseguenza chiede chiarezza e la Figc inizia a "indagare" fino al deferimento per Lotito al febbraio successivo (2021). Ai primi di marzo, una cosa simile succede ai granata di Cairo: la squadra è impossibilitata a partire per Roma, su indicazione dell'Asl a causa dei numeri Covid all'interno della squadra. Lotito chiede il 3-0 a tavolino, negato e che porterà poi alla vera e propria partita, a maggio, in cui i granata acquistano la salvezza in Serie A. Da qui, la lite Cairo-Immobile finisce per far tutt'altro che placare gli animi tra le due società. "Il duello in campo - scrive La Stampa - si riaccenderà giovedì pomeriggio al Grande Torino tra una squadra, i ragazzi di Juric, in cerca del successo più nobile di questo inizio di stagione e un’altra, la Lazio, ancora lontana dal far suo il nuovo metodo Sarri. E in gioco ci sarà anche una piccola vendetta per chi, come il Toro, ha sentito come un’ingiustizia la sconfitta in casa di dieci mesi fa e per chi, come la Lazio, giudica l’operato di Lotito tale da non meritare la squalifica di dodici mesi che lo farebbe decadere dalle cariche Figc".
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La Stampa: “Toro-Lazio: nemici dentro e fuori dal campo”
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