7 punti in 5 partite, ancora nessuna sconfitta da quando la squadra è "al completo" e la sensazione che il Torino di quest'anno sia una squadra totalmente diversa da quelle passate, con voglia di lottare, creare e con ottime intuizioni in zona gol. Sono questi i risultati del lavoro di Juric sul Toro a due messi e mezzo dal suo approdo sotto la Mole, che gli hanno permesso di essere già uno degli idoli della Maratona. Scrive Tuttosport: "Juric piaceva già a giugno per ciò che aveva fatto vedere a Verona. Poi intrigò la sua declamazione («Voglio un Toro feroce e spettacolare su ogni campo»), quindi è stato seguito con simpatia durante il ritiro, infine raccolse la standing ovation del globo a fine agosto (7 miliardi di applausi) quando smascherò i giochini di Cairo e Vagnati sul mercato, nei fatti obbligandoli a consegnargli Praet, Zima e Brekalo. E poi ha cominciato a vincere". E' un Torino che con Juric è migliorato sotto tutti gli aspetti e le statistiche lo confermano: " 16 tiri totali contro i 6 della Lazio, 5 a 2 quelli in porta, 91 a 40 i passaggi nella trequarti avversaria, 169 i palloni giocati in avanti con successo (a 124), 6 su 12 i cross azzeccati (contro uno su 3), 55 a 52 i palloni recuperati. Dopo 5 giornate, il Toro è 1° per cross azzeccati (25; 35 quelli sbagliati), è 7° nella classifica dei km percorsi (in media a partita 106,2), è 3° per gol di testa, è in cima per le reti dalla panca (5) e, udite udite, degli 8 gol totali ne ha segnati ben 6 (almeno uno a partita) negli ultimi 15 minuti: la miglior prova provata che la rivoluzione ha fatto breccia".
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Tuttosport: “Toro, i tifosi sono ai piedi di Juric”
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