In occasione del rinnovo di contratto fino al 2026 con adeguamento dell'ingaggio, simbolico del fatto che è ormai un elemento della Prima Squadra a tutti gli effetti, Gvidas Gineitis si è concesso per un'intervista ai microfoni di Torino Channel. Queste le sue parole: "Sono molto contento. Quando mi ha chiamato Juric ho fatto vedere che posso essere un giocatore della Prima Squadra, ho continuato ad allenarmi e poi sono andato in ritiro. Lì mi sono divertito tanto e adesso Juric si fida di me. Spero che continuerà ad essere così".
Le voci
Gineitis: “Il Toro fa crescere i giovani, ho rinnovato per questo”
"Il Toro fa crescere i giovani"
—Il lituano ha potuto crescere come calciatore nella Primavera granata. "Ho firmato per questo: il Toro fa crescere i giovani e li fa giocare in Prima Squadra se fanno bene in Primavera. Parlano bene di me e del mio modo di allenarmi? Mi fa molto piacere. Io faccio quel che mi dicono. Juric mi spiega sempre bene che devo fare. Negli allenamenti con la Prima Squadra c'è più velocità e posso allenarmi con piacere con giocatori che prima vedevo solo in tv".
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"Sto mettendo su massa: per giocare a centrocampo servono muscoli"
—Gineitis ha poi continuato raccontando il suo rapporto con gli allenamenti con Ivan Juric: "Sto mettendo su massa muscolare, faccio tanta palestra perché per battagliare a centrocampo servono muscoli. Qui mi trovo molto bene, al Fila il campo è top e gli chef sono bravi. Il cibo è molto buono. Quando sono arrivato con la Prima Squadra ero calmo e non parlavo con nessuno. I primi che mi hanno parlato sono stati Schuurs, Aina e Ilkhan perche parlano inglese".
"L'esordio a San Siro? Mi tremavano le gambe"
—La carriera di Gineitis ha sicuramente subito una svolta all'inizio di febbraio, quando Juric ha deciso di schierarlo titolare a San Siro nel match contro il Milan: "Nell'allenamento del giorno prima Juric mi ha detto che avrei giocato. Mi tremavano le gambe e non riuscivo a pensare ad altro. La sera non riuscivo a dormire. Il giorno della gara poi Juric mi ha detto di giocare come so e che sicuramente avrei fatto bene. A San Siro in spogliatoio il Mister mi parlava e tutti mi dicevano di stare calmo. Nel tunnel poi ho visto da vicino giocatori del Milan come Giroud o Theo, mai visti calciatori del genere! In campo per i primi 5-10 mi tremavano le gambe. Il primo tocco con il tacco? Volevo tirare, ma poi ho visto Rodriguez e ho provato a passargliela".
"Trasferirsi dalla Lituania a 16 anni? E' stato difficile"
—Il lituano è arrivato nel gennaio 2022 a Torino, ma è in Italia da quando aveva 16 anni e si trasferì alla Spal: "Quando sono arrivato non avevo tanti amici e parlavo solo con gli stranieri, poi ho migliorato i rapporti. E' stato difficile trasferirmi qui dalla Lituania a 16 anni, ho pianto molto. Mia madre anche piangeva, mentre mio padre era più calmo. Mio fratello adesso ha 24 anni e gioca in B in Lituania, mentre mia sorella non pratica sport invece. Mi sono venuti a trovare un mese fa ed ero molto contento".
"Il mio idolo è Frankie De Jong: vorrei assomigliargli"
—In conclusione, Gineitis si racconta così: "Torino mi piace molto e piace tanto anche alla mia famiglia. Caratterialmente io sono uno calmo e che non parla tanto, ma sono anche determinato. Il mio idolo? Frankie De Jong. Mi piace come si muove ed ha qualità. Vorrei assomigliargli. Seguo il basket, NBA ed Eurolega, guardo sempre lo Zalgiris. I tifosi del Toro mi piacciono molto, mi viene la pelle d'oca quando cantano. Sono i migliori in Italia".
Infine, Gineitis dedica un saluto ai tifosi del Toro: "Ciao a tutti e sempre forza Toro".
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