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Covid-19, la nipote di Erbstein è attaccata all’ossigeno. Ma il tampone è impossibile

Covid-19, la nipote di Erbstein è attaccata all’ossigeno. Ma il tampone è impossibile - immagine 1
Storia / La disavventura dell'88enne milanese e del marito Gianfranco. A raccontarla è il figlio Stefano, avvocato
Andrea Calderoni
Andrea Calderoni Caporedattore centrale 

Disavventura per Marta Egri, 88 anni, nipote di quel Erno Egri Erbstein, direttore tecnico del Grande Torino che morì nell'incidente aereo di Superga il 4 maggio 1949. La donna, infatti, non riesce a fare il tampone per comprendere se è affetta o meno dal malefico Coronavirus, nonostante la prescrizione del suo medico di base. La stessa sorte sta capitando a suo marito Gianfranco de Bosio, 95enne, ex regista cinematografico. A denunciare il problema occorso ai due anziani coniugi è il figlio Stefano De Bosio, che ha aggiunto sulle colonne de Il Fatto Quotidiano: "Il medico di base ha visitato mia madre indossando un sacchetto dell'immondizia. Poveri medici non hanno mezzi a disposizione". I due anziani stanno affrontando da soli il virus nel cuore di Milano e stanno superando mille peripezie. Il figlio avvocato sta provando ad aiutarli, tanto che ha presentato una diffida alla regione Lombardia affinché vengano sottoposti entrambi i genitori a tampone, come prescritto dal medico di medicina generale. Da tre settimane, infatti, Marta Egri ha tutti i sintomi che vengono accomunati al Covid-19, ma per ora nessun tampone.

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RACCONTO - Il figlio Stefano racconta che è stata la madre ad avvertire i primi sintomi e a denunciarli. "Ho un freddo terribile" ha detto inizialmente, poi dopo qualche giorno ha aggiunto: "Non riesco a respirare". A quel punto è arrivato il medico sopra descritto con il sacco della spazzatura che diagnostica un probabile contagio da Coronavirus e, come sottolineato, ha prescritto esami del sangue e soprattutto tampone. Ma per ora ancora nulla. Gli operatori sanitari hanno sconsigliato alla donna, e anche al marito, di recarsi in ospedale. Il signor Gianfranco, dunque, sta rischiando di essere contagiato dalla moglie che nel frattempo è andata avanti ad antibiotici, ma ora tramite l'intraprendenza, e le possibilità economiche del figlio, è munita di una bombola di ossigeno e vive per l'appunto agganciata all'ossigeno. Le sue condizioni sono stazionarie e i polmoni non sono compromessi (il figlio è riuscito ad avere un colloquio con uno specialista privato, "impossibile invece essere visitato nella sanità pubblica" denuncia). Tuttavia, il vero quesito resta se Marta Egri è affetta da Covid-19 o no. Al momento, infatti, ancora nessun tampone è stato effettuato.