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Adesso sembrano esserci i presupposti. Il più grande strappo politico nel mondo del calcio potrebbe andare in scena ad ore. Dodici società di calcio europee sono pronte allo strappo con la UEFA. Secondo il Financial Times, si tratterebbe di Real Madrid, Barcelona, Manchester United, Manchester City, Liverpool, Arsenal, Chelsea, Juventus, Milan e Inter. Questi sarebbero i 12 club fondatori della Super League di calcio, l’intenzione sarebbe di annunciarla a poche ore dalla presentazione del nuovo format della Champions League.
LA REAZIONE UEFA - Durissima la replica dell’UEFA che ha diffuso un comunicato congiunto ansime a a federazioni nazionali (Premier League, Liga spagnola, Lega Serie A). L’ente europeo ha subito dichiarato: “sarà vietato giocare in qualsiasi altra competizione a livello nazionale, europeo o mondiale, e ai loro giocatori potrebbe essere negata l’opportunità di rappresentare le loro squadre nazionali”. Minacce pesanti che si uniscono ai ringraziamenti verso “quei club di altri Paesi, in particolare i club francesi e tedeschi, che si sono rifiutati di iscriversi” e viene chiesto “a tutti gli amanti del calcio, tifosi e politici, di unirsi a noi nella lotta contro un progetto del genere se dovesse essere annunciato”. Ma non finisce qui, la battaglia potrebbe proseguire su altri piani come dichiara l’UEFA: “Prenderemo in considerazione tutte le misure a nostra disposizione, a tutti i livelli, sia giudiziario che sportivo, al fine di evitare che ciò accada. Il calcio si basa su competizioni aperte e meriti sportivi, non può essere altrimenti”. Anche il presidente della Francia Emmanuel Macron e il premier britannico Boris Johnson si sono espressi contro la possibile nuova formula.
LA FORMULA - Il format della Super League avvicinerebbe il calcio europeo a un format simile a quella delle maggiori leghe statunitensi, dalla Nba alla Nfl. Le dodici squadre fondatrici finirebbero per avere la partecipazione garantita con una sorta di licenzia pluriennale. Secondo le prime indiscrezioni, si aggiungerebbero anche altri 3 club “garantiti” e cinque che avrebbero possibilità di accesso attraverso i risultati nelle competizioni nazionali. La base economica sarebbe raggiunta con un accordo con la banca statunitense JpMorgan che metterebbe a disposizione 6 miliardi di dollari (5 miliardi di euro) per finanziare il progetto. La banca ha rifiutato di commentare la notizia. Tra diritti televisivi e sponsorizzazioni il nuovo torneo potrebbe generare introiti stimati in 4 miliardi di euro l’anno. Le 20 squadre partecipanti riceverebbero un assegno di 264 milioni di euro l’anno.
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