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Cocchi (PianetaEmpoli) a TN Radio: “Il Toro è favorito, ma attenzione a…”

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Il punto sui prossimi avversari del Toro: conosciamo tutti i segreti dell'Empoli grazie a chi lo segue sempre da vicino
Davide Bonsignore

Dopo tre risultati utili consecutivi, adesso si pone davanti ai granata un'altra sfida alla portata. Il Torino di Paolo Vanoli nell'ultima giornata, complice un secondo tempo non all'altezza della prima fase di gara, si è fatto recuperare dal Parma, sprecando due punti. Sabato 15 marzo alle 20:45 arriva sul campo dell'Olimpico Grande Torino l'Empoli di D'Aversa. Gli azzurri si trovano in una situazione particolare, con una semifinale di Coppa Italia da giocare e una grande incertezza riguardo al raggiungimento dell'obiettivo salvezza. Analizziamo i punti di debolezza e di forza e in generale la situazione dell'Empoli grazie a chi lo segue ogni giorno da vicino. Si tratta di Alessio Cocchi, giornalista redattore e co-fondatore di PianetaEmpoli, intervistato nel corso dell'ultima puntata di TN Radio, podcast settimanale in onda ogni martedì sera: lo ringraziamo per averci introdotto la gara dal punto di vista dei toscani.

Buonasera Alessio, siamo prossimi alla terza gara tra Torino ed Empoli in questa stagione. I granata faticano sempre contro la formazione azzurra..."Non è l'unica squadra a faticare. Quest'anno è una vittoria a testa al momento. Sarà una gara difficile, l'Empoli in questo momento è in difficoltà".

Negli ultimi giorni si sta parlando di un Torino che deve sfruttare una situazione complicata dell'Empoli, ma è veramente così tanto in difficoltà? È pur sempre in semifinale di Coppa Italia..."Sì, ma la vittoria contro il Toro è arrivata all'ultimo minuto, la Fiorentina e la Juventus sono state eliminate ai calci di rigore, quindi sul campo l'Empoli non le ha vinte. La squadra in questo momento sta pagando una situazione anche particolare in cui ci sono 5/6 titolarissimi fuori da diverso tempo. Si parla di gente che nelle varie classifiche di rendimento è ai primi posti in quasi tutte le situazioni. Se escludiamo gli attaccanti, che numericamente sono pochi ma stanno reggendo dal punto di vista fisico (eccezion fatta per Pellegri, la cui stagione è da tempo terminata), dalla cintura in giù stanno mancando giocatori importanti come Fazzini, Anjorin, Haas, Ismajli, Viti. Questo fa la differenza perché mancano i ricambi, e nel calcio delle 5 sostituzioni questo lo si paga. Con D'Aversa parlavamo settimana scorsa del fatto che, concludendo le gare al 45', l'Empoli sarebbe nono; se si prendessero invece solo i secondi tempi l'Empoli sarebbe ultimissimo. Questo a dimostrazione del fatto che si paga molto la mancanza di ricambi".

L'Empoli quindi è difficile che sbagli l'approccio?"Sì, l'ha sbagliato completamente contro la Roma, subendo gol dopo 30 secondi ma di fatto subendo tutto il primo tempo. Però l'Empoli è una squadra che nella fase iniziale difficilmente si riesce a sovrastare. In generale è una squadra che ha raccolto meno di quello che ha seminato, avrebbe dovuto avere almeno 4 o 5 punti in più".

Anche all'andata con il Toro..."Sì, la gara era da 0 a 0. Ma ci sono tante situazioni. È una squadra che combatte e gioca, motivo per cui nonostante un filotto di risultati mancanti D'Aversa non è in discussione. Sarebbe assurdo mettere in discussione un allenatore che sta facendo il massimo con quello che ha a disposizione. Nel mercato di gennaio ci si aspettava qualcosa in più, invece è arrivato solo Kouamé, che è un giocatore molto generoso ma che ha diversi limiti. Da questo punto di vista è una squadra che ha difficoltà anche a spendere: tra estate e inverno si sono fatti mercati a spesa zero, letteralmente. Questa è una gara che il Torino deve sfruttare: con l'Empoli non al completo la deve portare a casa".

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Perché un giocatore così forte come Esposito non è un titolare inamovibile in una squadra con problemi realizzativi?"Se fossi Esposito ti ringrazierei, ma non credo sia un giocatore così forte. È un giocatore al primo anno di Serie A, che sta facendo bene, forse anche sopra le previsioni da un punto di vista numerico. È un giocatore che ha dei limiti, ogni tanto paga anche errori che arrivano dai compagni e una stanchezza perché rispetto a Colombo ha una fisicità diversa. D'Aversa a microfoni spenti ci raccontava che Esposito ha una tenuta a livello atletico inferiore rispetto a Colombo, quindi va dosato. L'arrivo di Kouamé permette di farlo rifiatare un po'. E poi ricordiamoci che l'Empoli sta inventando un terzino sinistro come Cacace trequartista, a dimostrazione della pochezza numerica in avanti, complice anche l'infortunio di Pellegri, che stava facendo molto bene, con tre gol".

D'Aversa può recuperare qualcuno tra gli infortunati?"No. D'Aversa lo ha dichiarato subito dopo la gara contro la Roma, si aspetterà la sosta per vedere se ci saranno almeno Fazzini e Ismajli. Contro il Torino non ci saranno. Né loro, né Viti, Solbakken, e Zurkowski. Poi c'è anche l'altro ex, Sazonov: lui ha fatto qualche allenamento, è stato convocato per la prima gara e poi si è infortunato".

Qual è l'opinione su Pellegri, da una parte, e dall'altra su Walukiewicz e Ricci?"Samuele Ricci è un amico, quindi sono anche di parte a livello umano, sono legato a lui. Si sta prendendo quello che si merita perché è forte. Ci ha messo un po' a ritagliarsi lo spazio che meritava, adesso credo che la fascia da capitano sia la sublimazione. Poi fare il capitano al Toro ha anche qualcosa di romantico. Io non so se rimarrà a Torino o meno, ma - senza voler mancare di rispetto al Toro, che è un club incredibilmente prestigioso - i palcoscenici anche europei possono essere veramente appetibili. Walukiewicz ad Empoli è stato molto discontinuo. Quando poteva diventare titolare inamovibile è stato ceduto. È un giocatore solido, io ricordo di avergli dato dei 4,5 e dei 7, per far capire quanto abbia alternato prestazioni importanti a situazioni rivedibili. Pellegri stava facendo bene. Purtroppo lo si conosce, si sa che è un giocatore con una fragilità strutturale incredibile. Lui ci stava raccontando che si sentiva bene, sentiva di avere una struttura più solida. Poi aveva ritrovato anche i gol, si era inserito bene nel progetto. Invece purtroppo gli ha detto male. Difficile che l'Empoli deciderà di riscattarlo a questo punto".

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Come arriva l'Empoli alla sfida? Quali sono i punti di forza e quali i punti di debolezza?"Il punto di forza in questo momento deve essere quello caratteriale, di andare a cancellare una prestazione negativa come quella contro la Roma. Ci si aspetta una voglia di rivalsa e di riscossa. Il Toro per poter portare a casa i tre punti dovrà fare un'ottima gara, cercando soprattutto di fermare le corsie, dove l'Empoli sviluppa il suo gioco, soprattutto a sinistra dove c'è Pezzella. Poi l'Empoli è la penultima squadra nel campionato per percentuale tra tiri totali, tiri in porta e gol realizzati. L'undici iniziale a grandi linee dovrebbe essere quello che ha dato il via alla gara contro la Roma. Comunque sarà una gara molto interessante, il Toro parte favorito. I granata devono sapere che hanno un'occasione da sfruttare ma anche che troveranno un Empoli che ha voglia di riscattare la pessima figura fatta domenica. E l'Empoli se gioca a calcio è difficile da affrontare".

Concludendo, lei è fiducioso sulla salvezza dell'Empoli?"No, perché l'Empoli è al quarto anno in Serie A. E non è facile mantenere una squadra come questa tanti anni in Serie A. I grandi numeri iniziano a dare contro, e purtroppo la situazione infortunati non sembra agevole. Quando rientreranno bisogna vedere anche come rientrano, perché sono giocatori fuori da diversi mesi. Il Parma in questo momento sta molto meglio dell'Empoli. Anche il Venezia, anche se è dietro. A parte il Monza, che sembra già retrocesso, c'è da capire il Verona, che è la squadra con cui l'Empoli se la dovrà giocare. Gli azzurri hanno un vantaggio: hanno tutti gli scontri diretti in casa da fare. Se vincono quelli riusciranno a salvarsi. Però non ci scommetterei".