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Conquistando solamente sette dei ventuno punti a disposizione da qui alla fine del girone di andata il Torino di mister Ventura raggiungerebbe quota 40 punti, i quali, mediante un calcolo puramente virtuale e matematico, significherebbero la...
Conquistando solamente sette dei ventuno punti a disposizione da qui alla fine del girone di andata il Torino di mister Ventura raggiungerebbe quota 40 punti, i quali, mediante un calcolo puramente virtuale e matematico, significherebbero la chiusura del campionato con 80 punti totali, uno in più dell’Atalanta capolista lo scorso anno.
Ovviamente a questo punto della stagione i numeri contano molto poco, ciò su cui si può invece ragionare sono le prossime sfida che attendono i granata.
Dopo la sfida domenicale contro il Bari il Toro è atteso a Crotone, mentre il turno successivo toccherà ai granata ospitare il Livorno dell’ex Novellino. Tre sfide ricche d’insidie che imporranno a Bianchi e compagni una forte dose di concentrazione e cinismo.
Il Bari, ringiovanito e ancora traumatizzato dalla retrocessione, è tuttora alla ricerca di una fisionomia ben precisa e la lunga serie di infortuni di certo non aiuta questo processo. Crotone e Livorno stazionano a metà classifica, alla ricerca della svolta che potrebbe farli risalire fino alla zona playoff.
Tre match impegnativi contro compagini tutt’altro che arrendevoli giusto prima della doppia sfida al vertice contro Padova e Pescara. Se le due squadre manterranno l’ottimo ruolino di marcia che le ha caratterizzate fin’ora, il Toro si troverà di fronte una dopo l’altra due delle pretendenti alla promozione.
Importante, anzi importantissimo, arrivarci sani fisicamente, meglio se forti di un vantaggio che non possa essere messo in discussione da un’eventuale sconfitta.
Il girone si chiuderà con le sfide contro il Modena e contro l’Albinoleffe, le quali cercano punti preziosi per allontanarsi sempre di più dalla zona calda del fondo classifica.
Ora però occhi puntati sui galletti biancorossi che domenica cercheranno di mettere in crisi il sorprendente undici di Ventura.
(Foto: M. Dreosti)
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