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A meno di fitte nuvolacce nere o di eclissi impreviste, gli ultimi 15’ di Padova-Torino si giocheranno quantomeno sotto una luce naturale tale da permettere il regolare compimento di una gara irregolare.
La truppa di Ventura...
A meno di fitte nuvolacce nere o di eclissi impreviste, gli ultimi 15’ di Padova-Torino si giocheranno quantomeno sotto una luce naturale tale da permettere il regolare compimento di una gara irregolare.
La truppa di Ventura dovrà sorbirsi circa 800 km di viaggio per mettere la parola fine, almeno sul campo, ad una gara falsata e concentrarsi sulla partita di Modena, l’ultima prima di una pausa natalizia che concederà ai giocatori un po’ di riposo.
Spazio a chi ha avuto poche occasioni fin’ora, ai giovani e a chi deve accumulare minuti per recuperare la forma. Se perdono nessuno potrà biasimarli, ma se per errore uno di loro dovesse segnare una o più reti a Ventura dovrebbe essere assegnata la laurea honoris causa in Psicologia.
Bianchi non sarà della partita così potrà riflettere in merito alla propria, ‘’clamorosa’’, dimenticanza al termine dei primi 75’di gioco: speriamo che qualcuno ricordi all’odierno capitano di convocare arbitro e capitano avversario a fine partita, per comunicare a gran voce il risultato finale e così convalidarlo. Altrimenti, come da regolamento approvato pochi giorni fa, il Toro perderà la partita a tavolino e sarà costretto ad offrire il cenone di Capodanno alla società patavina.
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