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CONTROCORRENTE

A Bologna un Toro forza zero

A Bologna un Toro forza zero - immagine 1
Controcorrente di Gino Strippoli – Granata senza forza di reazione escono giustamente puniti
Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 

E’ la solita storia: questo Toro dimostra dei cali caratteriali non indifferenti alle prime difficoltà durante le partite e non è la prima volta in questo campionato. Dopo un primo tempo giocato senza grandi  pretese da entrambe le squadre, giusta fotografia del pareggio, il Toro un solo tiro in porta di Zapata contro lo zero dei rossoblù, vedeva nei secondi 45 minuti un sussulto granata con due tiri nell’arco di due minuti, al 47' con Ilic che sciolinava un tiro rasoterra ma debolissimo e al 48' con un tiro di Sanabria, senza per altro grande coordinazione, che veniva deviato in angolo. Sembrava essere un risveglio granata, giusto? Giammai parlare di risveglio, anzi era il Bologna che si levava via dal letargo in cui era sprofondato dopo aver giocato i primi 15 minuti del primo tempo con grande vivacità. Difatti la squadra allenata da Thiago Motta ha iniziato a pressare nuovamente molto alta mettendo subito in crisi il centrocampo granata, mandando il tilt la retroguardia, concedendo solo poche ripartenze mai sfruttate dai granata.

L’azione del gol del Bologna è da manuale del calcio, due tocchi verticali precisi che hanno tagliato a fette la linea mediana granata lasciando scoperta la difesa che stava  rientrando dalla fase d’attacco. Il più lesto a crederci, incuneandosi tra due difensori e lanciarsi verso Gemello, un ragazzo del 2003, tale Fabbian, che lo scorso anno a Reggio Calabria aveva ben impressionato con la Reggina allenata da Pippo Inzaghi. Poi la brutta scelta del giovane portiere granata, ma qui grida tutta l’inesperienza del ragazzo, di fare un uscita fuori luogo: troppo lontano l’attaccante rossoblù, tra l’altro inseguito dai difensori del Torino. Sicuramente la scelta migliore sarebbe stata quella di aspettare e non di buttarsi così avventatamente. Sicuramente Gemello ha pagato l’esordio da titolare in una partita difficile e non è sicuramente da condannare. Ha sbagliato, punto e basta. L’uscita è stata tanto sprovveduta quanto coraggiosa. Si rifarà.

Piuttosto c’è da capire la svogliatezza di tutti o quasi tutti i giocatori granata nel secondo tempo. Dopo aver subito il primo gol il Toro ha avuto un tempo di reazione pari a zero o addirittura sotto zero. Anzi è stato ancora il Bologna a attaccare in avanti con Posch e Zirkzee, con quest’ultimo che, dopo due tentativi precedenti,  si è inventato un bel gol con dribbling finale che ha steso definitivamente la squadra di Juric. Si chiedeva da tempo un Toro a due punte e le due punte ci sono, ma il vero problema non è lo schieramento in attacco di una, due o tre punte ma chi il gioco lo deve inventare con fantasia, quello che appunto manca ai granata. Ilic? Evanescente! Vlasic? Qualche spunto qui e lì ma troppo poco. Le fasce? Bellanova e Lazaro solo qualche spunto ma poca cosa rispetto a quello che chiede la testa di Zapata. La fantasia granata finisce lì e l’accoppiata Zapata e Sanabria? Hanno visto in tutta la partita solamente due servizi dettati dai compagni  e due tiri che hanno trovato la deviazione in angolo di Skorupski e quella di un difensore rossoblù. Davvero troppo poco. Poi la scelta di cambiare Zapata con Pellegri non ha pagato sicuramente. Il Bologna si gode il quinto posto in classifica mentre il Toro rimane fermo a 16 punti al 12° posto. Così non va bene e lunedì c’è l’Atalanta .

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