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A Catania con l’obiettivo dei 20 punti in classifica

Gino Strippoli
Gino Strippoli Condirettore editoriale 
 Son passati 15 giorni dalla vittoria contro il Chievo Verona e il Torino ha affilato le ''lame'' da diversi giorni in terra siciliana, in quel di Ragusa. Una partita che dovrà necessariamente proseguire l’ottima prestazione...

 

Son passati 15 giorni dalla vittoria contro il Chievo Verona e il Torino ha affilato le ''lame'' da diversi giorni in terra siciliana, in quel di Ragusa. Una partita che dovrà necessariamente proseguire l’ottima prestazione realizzata prima di Natale e che ha permesso di respirare una bella boccata d’ossigeno portando la squadra granata al tredicesimo posto. Mica male per una neopromossa, visto che squadre ben più organizzate, a parole, prima che iniziasse il campionato, si ritrovano dietro i ragazzi di Ventura. Questo non può però nascondere i problemi di organico granata tantomeno che compagini come il Genoa e il Palermo si stiano effettivamente rafforzando con giocatori di qualità, vedi Floro Flores, Matuzalem e Pisano per i rossoblù, vedi Aronica e Dossena per i rosaneri. Cairo, in qualità di presidente del Toro, non potrà tergiversare più di tanto per dare a Ventura i due centrocampisti, l’attaccante  e l’esterno di cui ha bisogno. Il mercato chiuderà il 31 gennaio e non si potrà aspettare l’ultimo giorno per acquistare i giocatori. Perdere un mese significa perdere la possibilità di integrare con più facilità i ''nuovi'' che arriveranno e di conseguenza rischiare di avere un organico con le solite pecche qualitative. Se a ciò aggiungiamo che Santana lo si potrà rivedere in campo solamente contro l’Inter, ovvero fra 3 partite, e Ogbonna, se tutto va bene, verso la fine di febbraio, allora viene facile scoprire quanto sia corta la coperta del Toro e quanto sia indispensabile raggiungere quei giocatori di qualità che possano dare quel valore aggiunto che ancora manca a questo Toro. Inutile pensare ai ''colpi'' di mercato! Il Toro ad oggi può prendere e acquistare, o farsi prestare dei buoni e discreti giocatori. I cosiddetti ''colpi'' lasciamoli alle società che possono davvero comperare. La realtà è questa, inutile nascondersi dietro illusionismi, a meno che il presidente Cairo sconfessi la regola che vede sempre un Toro poco propenso a spendere soprattutto a gennaio. Sconfessare i suoi detrattori potrebbe solo far bene a  tutti ma per farlo dovrebbe mettere mano al portafoglio e portare in un paio di settimane a Ventura almeno uno tra Almiron e  D’Agostino, uno tra Tissone e Donadel, un esterno scelto tra Giorgi del Palermo e Llama della Fiorentina e un attaccante come Ibarbo. Questo vorrebbe dire rafforzare per davvero il Toro anche in funzione della prossima stagione. E già, perché i soldi che si spendono oggi potrebbero poi essere risparmiati nel mercato estivo.Se invece arriveranno i soliti prestiti legati a Vargas e  Olivera e acquisti del genere Morimoto e Moscardelli, beh allora probabilmente a luglio saremo ancora all’anno zero sperando sempre di rimanere in serie A. Non possiamo dire che il campionato sin qui disputato dai granata sia stato deludente. I 20 punti conquistati sul campo sono ottimali per una neopromossa e il Toro, tra le squadre arrivate dalla serie B, è quella che ha fatto meglio. Però non bisogna dimenticare che c’è tutto un girone di ritorno da affrontare con compagini pronte a battagliare in ogni partita, ecco perché sarebbe assurdo rovinare il tutto senza un adeguato rafforzamento, che passa anche dalla conferma di Bianchi e Sansone e il recupero di Stevanovic, vedremo …Ma oggi, ciò che conta, sarà la partita che inizierà alle 18 sul campo etneo contro la squadra di Maran. Un risultato positivo porterebbe ancor più entusiasmo e fieno in cascina. Il Catania è squadra che gioca a memoria da diverse stagioni grazie ad acquisti mirati, sia i giocatori (Gomez, Barrientos,Bergessio, Alvarez)  che i vari allenatori, che si sono succeduti, hanno sempre aspettato e i risultati ora sono sotto gli occhi di tutti. Soprattutto hanno cementato un gruppo senza mai stravolgerlo nel giro di tre stagioni. Poi il resto lo hanno fatto gli allenatori in campo, i cosiddetti leader come Almiron e Lodi a centrocampo e Legrottaglie in difesa. Il Toro dovrà come al solito fare la sua partita, giocandosela al meglio delle proprie forze e qualità. Pensare ai granata che vadano a giocarsi i 90 minuti per il pareggio non è nella giusta filosofia venturiana. I granata dovranno stare attenti alle veloci ripartenze di Gomez e Barrientos che potrebbero aprirsi a ventaglio grazie ai precisi lanci di Lodi. Un occhio di riguardo i difensori granata dovranno averlo per le situazioni di calcio da fermo e a non concedere troppo facilmente i falli dal limite dell’area su cui incomberebbe lo specialista Lodi.Il Torino non avrà molte alternative nel suo schieramento con la quasi certa conferma  degli undici che si sono schierati in campo contro ì veronesi, ovvero con la coppia  di attaccanti Bianchi- Sansone e i due esterni Cerci e Birsa; la mediana sarà composta presumibilmente da  Gazzi e  Vives (Basha), mentre la difesa dovrebbe  vedere da sinistra verso destra Masiello, Rodriguez, Glik e Darmian. L’unica alternativa a questa formazione  potrebbe essere quella di vedere una mediana a tre con Vives finto esterno ad aiutare Gazzi e  Basha. Gino Strippoli   (foto M.Dreosti)