di Gino Strippoli
toro
A Grosseto tre gol e vittoria sofferta
Quando si vince tre a zero, non ci possono essere scusanti di alcun tipo si è più forti della squadra avversaria. Questo è quanto è successo a Grosseto contro la squadra allenata da Ugolotti. Il Toro è la squadra più forte della serie B e lo ha confermato, ma lo era anche nella sconfitta di Brescia dove la squadra granata tra sbagli e sfortuna ci aveva rimesso tre punti. Sicuramente il Toro di Brescia aveva espresso un buon gioco rispetto alla gara di Grosseto, e sembrerà una contraddizione ma a Brescia la squadra granata non aveva sofferto nulla. Invece a dispetto di un risultato roboante come può essere il tre a zero inflitto al Grosseto, il Toro ha vinto con discreta sofferenza e non potrebbe essere altrimenti in serie B dove le squadre giocano il girone di ritorno tutte con il coltello tra i denti. Ogni partita è una finale sia per chi ambisce a salvarsi, chi per arrivare a giocarsi i play off chi per arrivare in serie A direttamente. Ogni partita è una battaglia nulla sarà facile fino alla fine del campionato. Onore al Grosseto nonostante abbia preso tre gol. Ma diciamolo pure grande Torino finalmente cinico come deve essere una squadra che vuole raggiungere un traguardo. Non stupisce nemmeno più l’ennesima esclusione di Rolando Bianchi dall’undici iniziale. Ventura ama il gioco arioso con due attaccanti che spaziano su tutto il fronte d’attacco, che fanno molto movimento, e la scelta di affiancare Meggiorini ad Antenucci segue questa logica. Ma ad un Antenucci ancora una volta implacabile, il suo è stato un bellissimo gol di tecnica, sebbene sia incorso ancora in alcuni errori questa volta veniali come quando si è fatto anticipare da Narciso una prima volta per poi andare al tiro ribattuto sulla linea proprio sui piedi del ben piazzato Oduamadi che ha sbattuto il pallone in rete o quando non ha controllato bene un invitante pallone in area ricevuto da Stevanovic, ha fatto da contraltare un Meggiorini voglioso ma davvero poco incisivo,un solo tiro fatto partire dal limite dell’area ma ribattuto dalla difesa avversaria e rispetto a Brescia un involuzione nei movimenti in attacco, ciò nonostante si è distinto in qualche anticipo di testa a fare da torre per i suoi compagni e non è poco. Ma da lui ci si aspetta molto di più visto che ha comunque qualità importanti per questa serie B. Aspettiamolo! Invece è ben augurante il ritorno al gol di Bianchi. Entrato in sostituzione proprio di Meggiorini il capitano ha sfruttato l’unica vera occasione capitatagli sulla tua testa, e quando la sfera di cuoio prende direzioni alte in area avversaria Rolandihno quasi sempre riesce a capitalizzare al meglio e in gol le occasioni. D'altronde da quanto tempo a Bianchi non arrivava un cross per il suo gioco aereo? Bentornato quindi e un plauso particolare a Surraco assist - man del gol del raddoppio.
Comunque il Toro ha sofferto è molto soprattutto nel secondo tempo quando il Grosseto sotto di un gol ha impresso alla partita un forcing massiccio, grazie all’entrata di Caridi e alla vivacità di Alfageme che sulle fasce hanno impensierito non poco la difesa granata. Anche se diciamola tutta “tanto fumo e poco arrosto” infatti l’ unica vera parata l’ha fatta Benussi su un tiro di Martin Petras, dove il numero uno granata si è distinto in un volo per togliere sulla sua sinistra una palla che schizzava verso la rete ,forte a mezza altezza, ma è stato l’unico tiro di una certa pericolosità. Poi per il resto molte mischie in area granata e tanto movimento del Grosseto ma con una difesa granata sempre ben piazzata e punto di forza del Toro Venturiano. Il Toro non ha giocato bene ma mai come oggi serviva vincere e portare a casa i tre punti molto importanti visti i risultati di Sassuolo e Verona sconfitte da Pescara e Sampdoria, per di più in vista del prossimo posticipo che si disputerà all’Olimpico tra Torino e Verona. Buona la partita di Oduamadi che sulla fascia sinistra è stato sempre un punto di riferimento per i rilanci granata e bravo a farsi trovare pronto per ribattere il rete il tiro di Antenucci respinto dalla difesa grossetana, cosi com’è buona è stata per almeno metà gara quella di Stevanovic capace con le sue progressioni di tenere sempre sotto pressione la linea difensiva messa in campo da Ugolotti. Ancora una volta la ragnatela ricamata da Iori intessuta di passaggi è stata funzionale per un possesso palla importante in una partita difficile come questa. Il Toro ha vinto soffrendo non poco ma ha vinto anche se non ha giocato benissimo è questo è importante ed è di rivalsa rispetto alla beffa di Brescia. Ventura anche in questa partita ha fatto valere la sua esperienza e bravura di grande giocatore di scacchi, muovendo le pedine al posto giusto e azzeccando ancora una volta le sostituzioni nel momento giusto.
Il Grosseto si è dimostrata buona compagine da metà classifica, ben organizzata e capace di ficcanti manovre d’attacco. Sicuramente finirà a ridosso della zona play off se saprà finalizzare meglio le sue azioni ma oggi aveva davanti il Toro. Un Toro più maturo che mai che ha saputo amministrare bene una partita tutt’altro che facile. Unico neo granata l’uscita per infortunio di Parisi sin li davvero positivo.
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